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HiPath - OpenOffice (LE, ME, EE) / Compatibilità PDA/Cellulari su HOOME
« on: August 26, 2008, 04:12:21 pm »
Qualcuno ha provato di collegare cellulari con HOOME (Nokia e simili)?

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HiPath - 3000 / 5000 / Re: Interfaccia CSTA su Hipath 3700
« on: August 26, 2008, 04:02:44 pm »
Riguardo le sveglie noi abbiamo sviluppato prodotto che si chiama OpenLink e funziona con HiPath 3000.
Funzionalità:
- Sveglia normale (con la Musica di attesa del centralino)
- Sveglia Lux tramite S0 in tre lingue (DE, IT, EN) esempio "Buon giorno, questa e la vostra sveglia"
- Check In/Out
- Do not disturb On/Off
- MiniBar
- Documentazione Adebiti
Prodotto:
e un appliance in versione desktop o 19" 1U, basato sul linux, parla con centralino tramite porta LIM e protocollo CSTA. Per sveglie Lux (vocali) usa shede dialogic. Con uso dela sheda PRI tempo di svegliare una albergo di 400 camere sarebbe intorno a 3-4 minuti.
Interfacciamento:
Per momento abbiamo interfacciato un programma PMS locale ma box a una interfaccia XML SOAP come un webservice e ed semplice di implementarlo.
Extras:
Anche per piccoli albergi abbiamo fatto una interfaccia html con piccolo gestionale delle camere cosi non serve ne anche un PMS.

Prodotto sara rilasciatto da settembre per mercato italiano.


E scusate per un post cosi ho pensato di fare un post promo alla fine del agosto ma cosi e uscito un po anticipato....
Saluti Sergio

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HiPath - 3000 / 5000 / Re: SIP Trunking H3000 <---> 3cx
« on: August 18, 2008, 06:40:13 pm »
Ciao Onirik,

io personalmente non ho provato ma parlando con collega di USA mi diceva che funziona.
Lua ha provato con trixbox. Allora HiPath e HG1500 devono essere minimo v6 (supporto di native SIP).
In trixbox a creato un SIP trunk con configurazione: type=peer, host=xx.xx.xx (ip hg). Dopo sull
hg1500 a creato un nodo e lo ha puntato sull ip di trixbox.
Ultimo passo e di creare route entranti e uscenti sia sull trixbox e hipath.

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    Si vuole puntualizzare nuovamente, come riportato nel documento di “Rilascio HiPath 4000 V4” disponibile in Intranet e in Extranet, che HG 3575 V 2.0 (scheda NCUI V2) può essere utilizzata in HiPath 4000 V4 solo durante la fase di aggiornamento da HiPath 4000 V 2.0 o HiPath 4000 V 3.0 a HiPath 4000 V4.
    Ragioni:
    HG 3575 V 2.0 non può essere caricata con il loadware di HiPath 4000 V4 data la memoria insufficiente presente sulla scheda. Questo significa che la scheda HG 3575 V 2.0 rimane con la sua versione di loadware (LW) e il sistema aggiornato non ha uno stato SW e LW non coerente.
    Per permettere un processo di aggiornamento realistico (specialmente per i clienti con un numero elevato di IPDA), è stata aggiunta una modalità di funzionamento in emergenza al software di HiPath 4000 V4. Tuttavia, questa soluzione non supporta tutte le funzionalità e non garantisce la stabilità del sistema nel lungo periodo:

   Esempi:
               Il loadware della scheda HG 3575 V 2.0 non può più essere aggiornato.
               La sicurezza (cifratura) non può essere attivata
               La modalità di emergenza per gli Access Point (APE), tramite Unità di Survivability per AP3700IP, non può essere garantita.
               Il numero massimo di chiamate simultanee sarà ridotto.
               Potrebbero esserci delle restrizioni nelle funzioni di gruppo (ad esempio direttore/segretaria)
               Potrebbero esserci problemi di stabilità
               Le procedure interne di test (Routine Test Organization – RTO) di HiPath 4000 non possono essere supportate.


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      Cifratura della Segnalazione e del Payload (Signalling and Payload Encryption – SPE)
      La cifratura della segnalazione è basata sul protocollo TLS (Transport Layer Security) per telefoni HFA, IP Trunking e basata su PEP (Proprietary Encryption Protocol) per connessioni IPDA. La cifratura del payload è basata sul protocollo SRTP (Secure Real-Time Transport Protocol).  Una chiave pubblica PKI (Public Key Infrastructure) è necessaria per utilizzare questo servizio. Questa chiave pubblica può essere una PKI esistente del cliente o una estensione di questa PKI utilizzando DLS (Deployment Service). La cifratura può essere attivata per IP-Trunking (H.323), SIP-Q V2, segmenti IPDA e utenti HFA.

      SIP-Q V2
      SIP-Q V2 è utilizzato a partire da HiPath 4000 V4. Permette la cifratura con il protocollo TLS (segnalazione) e SRTP (payload) e trasporta servizi aggiuntivi. SIP-Q V2 è supportato da HiPath 3000/5000 V7 e HiPath 2000 V2.  Per poter implementare una connessione SIP-Q V1 con HiPath 4000 V 3.0, HiPath 4000 V4 ha una soluzione di ripiego nella quale SIP-Q V2 viene convertito alla modalità SIP-Q V1. SIP-Q tra HiPath 4000 e sistemi HiPath 2000, 3000, 4000 e 5000 trasmette il protocollo CorNet NQ e può così essere utilizzato come alternativa al CorNet IP.  CorNet IP offre molte più funzionalità di SIP-Q e quindi rimane il protocollo IP da utilizzare.

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Forum - Everything about forum / Re: OpenPath Forum
« on: August 13, 2008, 10:34:50 pm »
Grazie Mauro, spero che ci siano tanti colleghi che lo userano in futuro....

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HiPath - OpenOffice (LE, ME, EE) / Re: Rubrica esterna su Myportal
« on: August 13, 2008, 10:20:49 pm »
Rubrica esterna e pensata per collegare HOOME con un server (tipo LDAP) per sincronizzarlo con un addressbook centralizzato in modo automatico oppure per importare dati tramite un file csv.

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Ma parecchie direi di no, qualcosa si.... :) Anche per noi era un po la sorpresa....

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1. Configure SLP DA on your OES Linux (SUSE).

Edit: /etc/slp.conf

Add this to slp.conf ( This is an example )

net.slp.useScopes = DEFAULT
net.slp.DAAddresses = 192.168.1.1
net.slp.isDA = true
net.slp.isBroadcastOnly = false


2. Configure DHCP with SLP OPTIONS

Edit: /etc/dhcpd.conf

Add this to dhcpd.conf ( This is an example )

option nds-servers 192.168.1.1;
option slp-directory-agent true 192.168.1.1;
option slp-service-scope true "DEFAULT";
option netbios-node-type 8;
option domain-name "adaris.ca";
option domain-name-servers 192.168.1.1;
option routers 192.168.1.254;
authoritative;
ddns-update-style none;
default-lease-time 604800;
subnet 192.168.1.0 netmask {
  range 192.168.1.50 192.168.1.100;
  default-lease-time 6040800;
}


Restart both services

/etc/init.d/slpd restart
/etc/init.d/dhcpd restart

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Networking - LAN Cabled / Ubuntu - Guida versione desktop - 002
« on: August 09, 2008, 12:21:50 am »
Capitolo 3. Attività comuni
Questo capitolo contiene informazioni riguardo le attività più diffuse.

1. Musica
1.1. Riprodurre ed estrarre CD audio
Quando viene inserito un CD audio il riproduttore ed estrattore audio Sound Juicer si avvia automaticamente. Per riprodurre il CD fare clic sul pulsante Riproduci o usare la scorciatoia da tastiera Ctrl-P. Per ascoltare una particolare traccia, fare doppio-clic sulla traccia o selezionare la traccia e fare clic sul pulsante Riproduci.
Per estrarre un CD audio, assicurarsi che le tracce desiderate siano selezionate, quindi fare clic sul
pulsante Estrai o usare la scorciatoia da tastiera Ctrl-Invio.
Se il collegamento a Internet è aperto, Sound Juicer recupera le informazioni del CD da
MusicBrainz.org [http://musicbrainz.org], un database con oltre 360000 album mantenuto
dalla comunità.
Per avviare Sound Juicer manualmente, selezionare Applicazioni Audio & Video Estrattore di CD Sound Juicer.
È possibile utilizzare la finestra delle preferenze per impostare il percorso di salvataggio dei file, il nome di salvataggio delle tracce audio estratte, il formato e il codec utilizzati per i file. Nella finestra principale selezionare Modifica Preferenze.
Sound Juicer permette di estrarre file audio nei seguenti formati:
• Ogg Vorbis: Ogg Vorbis è un formato libero per la compressione audio con perdita d'informazione (lossy). Tipicamente crea file di qualità e compressione migliori rispetto l'MP3. Per maggiori informazioni visitare il sito web di Vorbis [http://www.vorbis.com/faq/].
• FLAC: FLAC, acronimo per Free Lossless Audio Codec, è un formato libero per la compressione audio senza perdita di informazione (lossless). Può comprimere i file fino al 50% senza alcuna perdita di informazione. Per maggiori informazioni visitare il sito web di FLAC [http://flac.sourceforge.net/] su sourceforge.net.
• WAV: utilizzare il formato WAV per la registrazione di voce (parlato). Sound Juicer utilizza questo formato per audio mono di bassa qualità.
È anche possibile estrarre file da CD audio nel formato non libero MP3. Istruzioni su come estrarre tracce audio in MP3 sono presenti nel manuale di Sound Juicer. Selezionare Aiuto Sommario e spostarsi nella sezione Preferenze.

1.2. Masterizzare CD
Quando si inserisce un CD vuoto nell'unità, viene richiesto se si vuole masterizzare un CD audio o di dati. Fare clic su Crea Audio CD per avviare Serpentine. Per aggiungere tracce al CD audio, trascinarei file dal file manager oppure usare il pulsante Aggiungi. È anche necessario selezionare la capacità del CD (21, 74, 80 o 90 minuti). Serpentine vi avvertirà se vengono superati i limiti impostati.
Per creare un CD di fotografie o di dati, fare clic sul pulsante Crea CD dati. Viene aperta un finestra per la creazione di CD/DVD. La creazione di CD è integrata nel file manager e consente di aggiungere qualsiasi cartella o file a cui si ha il permesso di accedere. Quando si è pronti per scrivere il CD, fare clic sul pulsante Scrivi su disco. Viene richiesto di selezionare l'unità contenente il CD vuoto e viene offerta l'opportunità di inserire un nome per il CD e di selezionare la velocità di scrittura. Fare cilc su Scrivi per creare un nuovo CD di fotografie o di dati.
1.3. Riproduzione e organizzazione di file musicali
Per riprodurre e organizzare la propria musica, viene fornito il Lettore musicale Rhythmbox, simile a iTunes. Al primo avvio di Rhythmbox, viene scansionata la propria cartella home in cerca di qualsiasi file musicale supportato presente, così da aggiungerlo al database. Per avviare Rhythmbox, scegliere Applicazioni Audio & Video Rhythmbox - Lettore musicale
Ubuntu non supporta direttamente il formato MP3, poiché presenta restrizione legate a brevetti e diritti d'autore. Ubuntu supporta invece il formato Ogg Vorbis, un formato completamente libero, aperto e senza brevetti. I file Ogg Vorbis, in rapporto agli MP3 di stessa dimensione, riproducono meglio il suono. Sono anche supportati da molti lettori portatili (un elenco può essere trovato a questo collegamento [http://wiki.xiph.org/index.php/PortablePlayers]).
È comunque possibile riprodurre i propri MP3 installandone il supporto
(wma/wmv) e altri formati coperti da brevetti, possono essere trovate in Formati proprietari http://wiki.ubuntu-it.org/FormatiProprietari] nel wiki di Ubuntu.
L'applicazione Cowbell è un editor di tag ID3: permette cioè di modificare i metadati dei file MP3 e
di altri file musicali. Per usare Cowbell:
1. Installare il pacchetto cowbell dal repository Universe
2. Per avviare Cowbell, selezionare Applicazioni Audio & Video Cowbell Music Organizer.
1.4. Usare l'iPod
È possibile ascoltare la propria musica direttamente dall'iPod con Rhythmbox. Collegare l'iPod al computer e aprire Rhythmbox.
Per trasferire musica e file da un iPod, utilizzare il programma gtkpod:
1. Installare il pacchetto gtkpod dal repository Universe
rimuovere e aggiornare applicazioni 2. Per avviare gtkpod, selezionare Applicazioni Audio & Video gtkpod.

1.5. Modifica di file audio
Audacity è un programma libero, open source per la registrazione e l'editing sonoro. Per utilizzare
Audacity:
1. Installare il pacchetto audacity dal repository Universe
2. Per avviare Audacity selezionare Applicazioni Audio & Video Audacity.
3. Per maggiori informazioni sull'utilizzo di Audacity consultare l'aiuto del programma
selezionando Aiuto Indice.

2. Video
Per la visualizzazione di filmati, Ubuntu utilizza Totem - Riproduttore di filmati simile per le funzionalità a Windows Media Player. Alcune tra le caratteristiche di Totem sono una scaletta personalizzabile, riproduzione DVD e molte altre. Per avviare Totem selezionare Applicazioni Audio & Video Riproduttore di filmati.
Per la visualizzazione di filmati, Totem utilizza il framework Gstreamer. Per la visualizzazione di alcuni formati video è necessario aggiungere codec addizionali
Esistono altre applicazioni multimediali. Alcune sono Mplayer, Xine e Totem-xine (che utilizza il framework Xine al posto di Gstreamer). Alcuni utenti potrebbero trovare benefici nell'utilizzo di un'applicazione alternativa.

2.1. Riproduzione di DVD
I riproduttori di filmati forniti con Ubuntu possono riprodurre DVD non criptati. Molti DVD in vendita sono criptati attraverso l'uso di CSS (Content Scrambling System) e, per motivi legali, non è possibile includere il supporto a questi DVD in Ubuntu. È possibile abilitare questo come segue:
Lo stato legale di questa libreria non è molto chiaro. In alcuni paesi l'utilizzo di questa libreria per la riproduzione di DVD non è consentita dalla legge. Controllare di avere i diritti per poterne usufruire prima di continuare.
1. Installare il pacchetto libdvdread3
È necessario utilizzare il Gestore pacchetti Synaptic per l'installazione di questo pacchetto
2. Per attivare la decifrazione dei DVD, in un terminale digitare il seguente comando:
sudo /usr/share/doc/libdvdread3/examples/install-css.sh
3. Per riprodurre DVD con Totem sono necessari ulteriori codec
4. Il framework Gstreamer (utilizzato da Totem) non supporta i menù e i sottotitoli nella riproduzione di DVD. Per questo è possibile installare un altro riproduttore DVD come Xine.
Per installare Xine è necessario installare il pacchetto gxine dal repository Universe
5. È possibile quindi avviare gxine dal menù Audio & Video.

2.2. Copie di backup dei DVD
Fare una copia di backup dei propri DVD in file o in dischi DVD+/- può essere fatta con DVD::RIP.
Per installare DVD::RIP:
Prima di poter fare una copia di backup di un DVD, accertarsi che sia legalmente permesso,
nel vostro paese, farne una.
1. Installare i codec multimediali
2. Abilitare la riproduzione di DVD
3. Installare dvdrip e transcode dal repository Multiverse
4. È possibile avviare il programma utilizzando il comando dvdrip
È possibile aggiungere una voce di menù per dvdrip .È raccomandato aggiungerlo nel menù Audio & Video e utilizzare il file /usr/share/perl5/Video/DVDRip/icon.xpm per l'icona.
5. Per avviare dvd::rip selezionare Applicazioni Audio & Video dvd::rip.

2.3. RealPlayer 10
1. Installare il pacchetto libstdc++5
È necessario utilizzare il Gestore pacchetti Synaptic per l'installazione di questo pacchetto
2. Scaricare il pacchetto Realplayer da qui
[ftp://ftp.nerim.net/debian-marillat/pool/main/r/realplay/realplayer_10.0.6-0.0_i386.deb].
3. Installare il pacchetto appena scaricato
4. Per avviare Real Player 10 selezionare Applicazioni Audio & Video RealPlayer 10.

2.4. Editing video
Kino è un editor video avanzato. Ha un'eccellente integrazione con l'interfaccia IEEE-1394 per la cattura video, controllo VTR e può registrare direttamente sulla videocamera. Salva i filmati video in formato Raw DV e AVI sia in DV type-1 e DV type-2 (audio separato). Per maggiori informazioni consultare il sito web di Kino [http://www.kinodv.org/article/static/2]. Per utilizzarlo:
1. Installare il pacchetto kino
2. Per avviare Kino selezionare Applicazioni Audio & Video Kino Video Editor.
È possibile anche utilizzare PiTiVi per l'editing video installando il pacchetto pitivi dal repository Universe
PiTiVi è uneditor video per il desktop GNOME. È ancora in fase di sviluppo, ma merita una prova.

3. Codec multimediali
Molte applicazioni in Ubuntu utilizzano il framework open source GStreamer. I codec aggiuntivi per GStreamer sono organizzati all'interno di diversi pacchetti in base alla licenza dei vari codec. È possibile vedere quali codec sono contenuti in ciascun pacchetto visitando il sito web di GStreamer
[http://gstreamer.freedesktop.org/documentation/plugins.html].
Altre applicazioni, come Mplayer e Xine, non utilizzano il framework GStreamer. A causa di brevetti e restrizioni sul diritto d'autore, i codec per questi programmi non sono inclusi con Ubuntu. Per maggiori informazioni consultare il wiki di Ubuntu [http://wiki.ubuntu-it.org/FormatiProprietari].

3.1. Aggiungere codec a GStreamer
Per installare codec aggiuntivi a GStreamer:
• Installare i seguenti pacchetti dai repository Universe e Multiverse (consultare ):
gstreamer0.10-plugins-ugly gstreamer0.10-plugins-ugly-multiverse gstreamer0.10-plugins-bad
gstreamer0.10-plugins-bad-multiverse gstreamer0.10-ffmpeg
È necessario utilizzare Gestore pacchetti Synaptic per installare questi pacchetti.
In alcuni paesi non è permesso utilizzare questi pacchetti: verificare di avere i permessi per poterli utilizzare.

4. Internet
4.1. Connettersi a internet
Per connettersi a internet procedere come segue:
1. Se si possiede un modem o una connessione ADSL consultare Sezione 3.5, «Modem»
2. Sistema Amministrazione Rete
3. Selezionare la scheda Connessioni. Selezionare Connessione via ethernet dalla lista, quindi fare clic sul pulsante Proprietà. Assicurarsi che l'opzione Abilitare questa connessione sia selezionata. Dalla lista Configurazione selezionare DHCP/Indirizzo IP statico, quindi fare clic su OK.
4. Selezionare la scheda DNS e aggiungere o cancellare i server DNS nella lista Server DNS.
Per attivare o disattivare una connessione di rete, procedere come segue:
1. Sistema Amministrazione Rete
2. Selezionare Rete+Connessioni+Connessione via ethernetAttiva/Disattiva

4.2. Esplorare la rete di computer
1. Per visualizzare i computer nella rete aprire:
Risorse Server di rete
2. Potrebbe essere necessario inserire un nome utente, una password e un dominio. Per ottenere
questi dati rivolgersi all'amministratore di rete.
3. Verrà mostrata la lista delle risorse di rete.

4.3. Email
La suite per il groupware Evolution può gestire le vostre email, i contatti, i compiti e il calendario.
È possibile utilizzare Evolution come un lettore di news e si integra con l'orologio di GNOME nel pannello in alto fornendo, con un semplice clic del mouse, accesso ai propri compiti.
Per avviare Evolution, selezionare Applicazioni Internet Posta di Evolution.
È anche disponibile il client email Mozilla Thunderbird. Per installare questo programma, installare il pacchetto mozilla-thunderbird (consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare
applicazioni [21]).
Per avviare Thunderbird, selezionare Applicazioni Internet Thunderbird Mail Client.

4.4. World Wide Web
Il potente browser web Mozilla Firefox è incluso in Ubuntu. Firefox fornisce navigazione con schede, blocco dei pop-up, ricerca integrata, live bookmark e molto altro. Sono supportati anche molti plugin come Java, Macromedia Flash e Real Player. Per avviare Firefox, selezionare Applicazioni Internet Firefox Browser Web.
4.4.1. Visualizzare video e audio online in Firefox
Per poter visualizzare i video e ascoltare l'audio con Firefox direttamente da Internet è necessario installare alcuni plugin. Il plugin da installare dipende dal riproduttore multimediale preferito (consultare Sezione 2, «Video»
1. Per Totem Gstreamer (il riproduttore video predefinito di Ubuntu), installare il pacchetto totem-gstreamer-firefox-plugin dal repository Universe (consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
2. Per Totem Xine, installare il pacchetto totem-xine-firefox-plugin dal repository Universe (consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni 3. Per Mplayer, installare il pacchetto mozilla-mplayer dal repository Multiverse
4. I cambiamenti saranno applicati chiudendo e riavviando Firefox.
Questo procedimento serve per installare i plugin per Firefox. Comunque, per riprodurre alcuni formati, è necessario installare codec aggiuntivi (consultare Sezione 3, «Codec multimediali»
4.4.2. Macromedia Flash per Firefox
Per visualizzare grafica in flash dal browser web Mozilla Firefox:
1. Installare il pacchetto flashplugin-nonfree dal repository Multiverse
2. Per scaricare e installare il plugin, in un terminale eseguire il seguente comando: sudo update-flashplugin
3. Il plugin sarà disponibile al prossimo avvio di Firefox.
4.4.3. Plugin Java per Mozilla Firefox
Alcuni siti web richiedono un plugin Java per Mozilla Firefox. Per ottenere il plugin, installare il pacchetto sun-java5-plugin (per architetture i386) o il pacchetto j2re-1.4-mozilla-plugin (per architetture AMD64) dal repository Multiverse.
4.4.4. NVU Web Authoring System
NVU è un'applicazione per il web design WYSIWYG (What You See Is What You Get - Ciò che vedi è ciò che ottieni ndt), simile a Dreamweaver.
1. Installare il pacchetto nvu dal repository Universe
2. Per avviare Nvu, scegliere Applicazioni Programmazione Nvu.

4.4.5. Bluefish Web Development Studio
Bluefish è un potente editor per i web designer e i programmatori. Supporta molti linguaggi di programmazione e di marcatura e include molte funzionalità adatte sia ai designer sia ai programmatori.
1. Installare il pacchetto bluefish dal repository Universe
2. Per avviare Bluefish, selezionare Applicazioni Programmazione Bluefish Editor

4.5. Messaggistica istantanea
4.5.1. Gaim
Gaim è il client predefinito in Ubuntu per la messagistica istantanea. Con Gaim è possibile parlare con gli utenti di AIM/ICQ, Gadu-Gadu, GroupWise, IRC, Jabber, MSN, Napster e Yahoo. La possibilità di utilizzare un solo client al posto di un client per ogni protocollo usato è molto comoda e permette di avere tutti i propri contatti in un'unica finestra, basta selezionare un nome e iniziare a parlare. Per avviare Gaim, selezionare Applicazioni Internet Gaim Internet Messenger.
4.5.2. XChat-GNOME
XChat-GNOME è un client IRC (Internet Relay Chat) grafico e multi piattaforma. Le sue peculiarità sono un'interfaccia semplice da utilizzare e la possibilità di integrare degli script (perl o python).
1. Installare il pacchetto xchat-gnome dal repository main (consultare Capitolo 2, Aggiungere,
rimuovere e aggiornare applicazioni
2. Per avviare XChat-GNOME, selezionare Applicazioni Internet Xchat-GNOME IRC Chat .
4.5.2.1. Entrare nella stanza #ubuntu-it con XChat-Gnome
Il miglior modo per ricevere dell'aiuto o per imparare a usare IRC è entrare nel canale italiano ufficiale di Ubuntu su Freenode.
1. Avviare XChat-Gnome come sopra.
2. Al primo avvio di XChat-Gnome, vi verrà chiesto di scegliere un Nickname (soprannome) e il vostro vero nome. È possibile scegliere ciò che più vi piace per il nickname (l'iniziale del nome + il cognome possono andare bene, o metteteci fantasia), inserire il proprio nome e fare clic su OK.
3. Nella finestra seguente, selezionare Ubuntu Servers e fare clic su Connetti.

4.6. Peer To Peer
4.6.1. BitTorrent
Il supporto per BitTorrent è incluso con Ubuntu. Cercare un file con estensione .torrent su internet, fare clic su di esso e il client BitTorrent di Gnome si avvieerà automaticamente.
In alternativa, scaricare un file .torrent e aprirlo col doppio clic del mouse.
4.6.2. aMule
1. Installare il pacchetto amule dal repository Universe
2. Per eseguire aMule, selezionare Applicazioni Internet aMule
4.7. Lettori di news
4.7.1. Pan Lettore di News
1. Installare il pacchetto pan
2. Per avviare Pan Lettore di News, selezionare Applicazioni Internet Pan Lettore di News.
4.7.2. Liferea Lettore di News
1. Installare il pacchetto liferea dal repository Universe
2. Per avviare Liferea, selezionare Applicazioni Internet Liferea lettore di feed.

5. Ufficio
5.1. Introduzione
Ubuntu fornisce una suite per l'ufficio completa: OpenOffice.org. Il progetto OpenOffice.org è uno dei progetti open source di maggiore succeso. Fornisce un potente elaboratore di testi, un foglio di calcolo, uno strumento per le presentazioni e un database, tutti tradotti in molte lingue. La suite OpenOffice.org ha un'eccellente compatibilità con le suite per ufficio più diffuse come Microsoft Office.
Per maggiori informazioni circa OpenOffice.org, consultare il sito web di OpenOffice.org
[http://www.openoffice.org/product/index.html].
Ad ogni modo, potrebbe essere necessario aggiungere altri programmi al sistema. Questa sezione descrive altre applicazioni per ufficio.

5.2. GNOME Office
Il desktop GNOME presenta una suite per l'ufficio separata. Questi programmi sono generalmente più leggeri e veloci di quelli della suite OpenOffice.org, ma, di contro, hanno meno caratteristiche. Questo potrebbe essere esattamente quello che si stà cercando. Questa suite ha un'eccellente compatiblità con le suite per ufficio più diffuse come Microsoft Office.
La suite GNOME Office include i seguenti software:
• Un elaboratore di testi(Abiword);
• Un foglio di calcolo (Gnumeric);
• Un programma di gestione database (GNOME-DB);
• Un editor di diagrammi (Dia);
• Due programmi di grafica (Inkscape e The GIMP);
• Un programma per la gestione dei progetti (Planner).
Ciascuna di queste applicazioni può essere installata separatamente.
Per installare la suite GNOME Office:
1. Installare il pacchetto gnome-office dal repository Universe
2. Le applicazioni per ufficio possono essere trovate nel menù Applicazioni Ufficio, quelle grafiche in Applicazioni Grafica.

5.3. Gestione delle finanze con GnuCash
GnuCash è un programma per gestire le finanze personali della propria attività. Sebbene sia stato progettato per essere facile da usare, è un programma potente e flessibile. GnuCash permette di gestire conti bancari, investimenti in borsa, entrate ed uscite. È veloce e intuitivo da usare come un registro delle spese, ma è basato su principi di contablità professionali per assicurare registri corretti e resoconti accurati.
Per maggiori informazioni su GnuCash, consultare il sito web di GnuCash [http://www.gnucash.org/].
Per usare GnuCash:
1. Installare il pacchetto gnucash dal repository Universe
2. È possibile avviare GnuCash usando il comando gnucash
È possibile aggiungere una voce di menù per gnucash

5.4. Desktop publishing con Scribus
Scribus è un'applicazione professionale per il desktop publishing. Per maggiori informazioni
consultare il sito web di Scribus [http://www.scribus.org.uk/].
1. Installare il pacchetto scribus
2. Per installare altri template, installare il pacchetto scribus-template dal repository Universe
È necessario utilizzare il Gestore pacchetti Synaptic per l'installazione di questo pacchetto
3. Per avviare Scribus, selezionare Applicazioni Ufficio Scribus .

6. Grafica & Disegno
Ubuntu fornisce alcune tra le più potenti e rinomate applicazioni per la grafica e il disegno.

6.1. Visualizzatore di immagini gThumb
gThumb è un potente visualizzatore e navigatore di immagini. Possiede molte caratteristiche, come la navigazione del filesystem, la visualizzazione come proiezione, catalogazione delle immagine, creazione di album per il web, importazione da fotocamera, creazione di CD, operazioni di base sui file e operazioni sulle immagini come trasformazioni e manipolazione del colore.
gThumb è inculso in Ubuntu. Per avviarlo, selezionare Applicazioni Grafica Visualizzatore immagini (gThumb) .
L'aiuto di gThumb è accessibile da Aiuto Aiuto.
Per fotoritocco avanzato consultare The GIMP.

6.2. The GIMP (Gnu Image Manipulation Program)
The GIMP consente di disegnare, colorare, modificare immagini e molto altro! GIMP fornisce le funzionalità e i plugin dei più famosi elaboratori di immagini.
The GIMP è installato in modo predefinito in Ubuntu. Per avviarlo selezionare Applicazioni Grafica GIMP Image Editor .
Per maggiori informazioni, consultare il sito web di The GIMP [http://www.gimp.org/].

6.3. Editor di grafica vettoriale Inkscape
Inkscape è un potente editor per lavorare con il formato SVG (Scalable Vector Graphics).
1. Installare il pacchetto inkscape
2. Per avviare Inkscape, selezionare Applicazioni Grafica Inkscape Vector Illustrator .

6.4. Modellatore 3d Blender
Blender è una suite per la modellazione 3D, animazione, rendering, post produzione, riproduzione e creazione interattiva.
1. Installare il pacchetto blender
2. Per avviare Blender, selezionare Applicazioni Grafica Blender 3d modeller.

7. Giochi
Ubuntu dispone in modo predefinito di un gran numero di giochi, inclusi Solitario AisleRiot,
Gnometris e Mine.
Per vedere tutti i giochi disponibili con Ubuntu selezionare Applicazioni Giochi.

7.1. Frozen-Bubble
Lo scopo di Frozen-Bubble è quello di raggruppare delle bolle di colori simili per farle scoppiare.
1. Installare il pacchetto frozen-bubble dal repository Universe
2. Per avviare Frozen-Bubble, selezionare Applicazioni Giochi Frozen-Bubble.

7.2. PlanetPenguin Racer
Guidare Tux, la mascotte di Linux, lungo percorsi innevati o ghiacciati nel più breve tempo possibile cercando di evitare gli alberi.
Assicurarsi di avere i driver per l'accellerazione hardware 3D installati per la propria scheda grafica. Per maggiori informazioni consultare Sezione 3, «Hardware»
1. Installare il pacchetto planetpenguin-racer dal repository Universe
2. Per avviare PlanetPenguin Racer, selezionare Applicazioni Giochi PlanetPenguin-Racer.

7.3. Scorched3D
Scorched3D è un remake in 3D di Scorched Earth, un gioco di artiglieria a duello.
Assicurarsi di avere i driver per l'accellerazione hardware 3D installati per la propria scheda grafica. Per maggiori informazioni consultare Sezione 3, «Hardware»
1. Installare il pacchetto scorched3d dal repository Universe
Per avviare Scorched3D, selezionare Applicazioni Giochi Scorched 3d.
7.4. Giochi di Windows
Molti giochi disponibili per Windows possono essere eseguiti su Linux attraverso degli emulatori.
Esempi sono Wine e Cedega
1. Per informazioni su Wine visitare il wiki di Ubuntu
[http://wiki.ubuntu-it.org/InstallazioneWINE].
2. Per informazioni su Cedega visitare il wiki di Ubuntu [http://wiki.ubuntu-it.org/CedegaHowto]

8. Programmazione

8.1. Compilatori di base
1. Per compilare i programmi sono necessari dei pacchetti aggiuntivi. Questi possono essere installati tutti insieme. Procedere come segue:
2. Installare il pacchetto build-essential

8.2. Java (1.5)
Le seguenti istruzioni si riferiscono alle architetture i386 e amd64. Per macchine PowerPC consultare il wiki di Ubuntu. [https://wiki.ubuntu.com/JavaPPC]
1. Per installare il Java Runtime Environment (per eseguire i programmi Java), installare il pacchetto sun-java5-jre dal repository Multiverse (consultare Sezione 6, «Repository extra»
2. Per installare il Java Development Kit (per compilare i programmi scritti in Java), installare il pacchetto sun-java5-jdk dal repository Multiverse (consultare Sezione 6, «Repository extra»
3. Per scegliere quale versione di Java utilizzare, eseguire:
sudo update-alternatives --config java e selezionare l'opzione preferita.

8.3. Strumenti di sviluppo
Una lista di utili strumenti di sviluppo open source per l'uso in Ubuntu, come IDE (Integrated
Development Environments) e potenti editor.
• Anjuta [http://anjuta.sourceforge.net/] è un IDE (Integrated Development Environment) per C e
C++.
• Bazaar-NG [http://www.bazaar-ng.org/] è uno strumento per il controllo della versione decentralizzato per lo sviluppo di Ubuntu.
• Bluefish [http://bluefish.openoffice.nl/index.html] è un potente editor per esperti sviluppatori web e
programmatori.
• Eclipse [http://www.eclipse.org/] è un IDE per il linguaggio Java e altri. È alla base di alcuni programmi closed-source come JBuilder.
• Eric [http://www.die-offenbachs.de/detlev/eric3.html] è un IDE completo per Python e Ruby.
• Glade [http://glade.gnome.org/] è utile per creare le interfacce utente per le applicazioni GNOME.
• IDLE [http://www.python.org/idle/] è un IDE per Python creato con il Tkinter GUI toolkit.
• KDevelop [http://www.kdevelop.org/] è un IDE per KDE che supporta molti linguaggi di programmazione.
• MonoDevelop [http://www.monodevelop.com/Main_Page] è un IDE per scrivere applicazioni
mono/.net in C# e altri linguaggi.
• NetBeans [http://www.netbeans.org/index.html] è un IDE Java con supporto per CVS e per la creazione di form.

8.4. Documentazione per programmare
Documentazione per utilizzare Ubuntu come piattaforma di sviluppo.
8.4.1. Dive Into Python
Dive Into Python è un libro per imparare a programmare con il linguaggio preferito dalla distribuzione Ubuntu, Python. È adatto a dei programmatori con un po' di esperienza alle spalle. È presente in ogni installazione di Ubuntu.
È possibile leggere Dive Into Python qui [file:///usr/share/doc/diveintopython/html/toc/index.html].
8.4.2. PyGTK Tutorial
PyGTK Tutorial è un tutorial per sviluppare con il toolkit grafico utilizzato per lo sviluppo delle applicazioni per Ubuntu. Sono necessarie alcune conoscenze di Python, ma non di GTK.
1. Installare il pacchetto python-gtk2-tutorial
È necessario utilizzare il Gestore pacchetti Synaptic per l'installazione di questo pacchetto
2. Per accedere alla documentazione, visitare python-gtk-tutorial
[file:///usr/share/doc/python-gtk2-tutorial/html/index.html].
8.4.3. Altra documentazione
Devhelp è un'applicazione per leggere e cercare su tutta la documentazione installata.
1. Installare il pacchetto devhelp (consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
2. Scegliere: Applicazioni Programmazione Devhelp


Capitolo 4. Configurare il sistema

1. Trucchi per il desktop
Questa sezione fornisce dei suggerimenti per usare e personalizzare l'ambiente desktop di Ubuntu
(chiamato GNOME) e il file manager (chiamato Nautilus).

1.1. Modificare il menù
Ubuntu viene fornito con Alacarte - Editor di menù, con cui è possibile personalizzare i menù e
aggiungere delle voci per quelle applicazioni che non appaiono automaticamente dopo essere state
installate.
Per aggiungere una nuova voce di menù:
1. Avviare Alcarte selezionando Applicazioni Accessori Alacarte - Editor di menù o fare clic con il pulsante destro del mouse su di un menù nel pannello in alto e selezionare Modifica menù.
2. Nel riquadro a sinistra di Alacarte, selezionare una categoria e le nuove applicazioni verranno mostrate.
3. Selezionare File Nuova voce. All'interno della finestra Editor di voce scegliere un nome (Nome), un commento (Commento), un comando (Comando) e un'icona (Icona). Il comando è il nome del pacchetto, il nome è ciò che appare nel menù e il commento appare nel suggerimento vicino la voce di menù. Le icone vengono aggiunte, in modo predefinito, nella directory /usr/share/pixmaps, o possone essere selezionate da un qualsisasi altro percorso.
Per modificare l'ordine delle voci del menù utilizzare le frecce alla destra della finestra di Alacarte.
Per non visualizzare più una voce di menù utilizzare la casella a fianco di ogni voce. Questo non cancella la voce dal menù; in questo modo è possibile ripristinarla in futuro.

1.2. Eseguire un programma manualmente
Certe volte può essere utile eseguire un programma manualmente, per esempio quando un programma non ha una voce nel menù. Il modo più facile è farlo tramite il dialogo Esegui applicazione.
Per un'applicazione che si utilizza regolarmente e che non possiede una voce nel meù, è possibile inserirvi una voce (consultare Sezione 1.1, «Modificare il menù»
1. Aprire il dialogo Esegui applicazione utilizzando la scorciatoia da tastiera Alt-F2
2. Inserire il nome del programma desiderato e premere Invio.

1.3. Eseguire programmi automaticamente all'avvio di GNOME
1. Selezionare Sistema Preferenze Sessioni .
2. Selezionare la scheda Avvio programmi.
3. Utilizzare i pulsanti Aggiungi, Modifica e Elimina per la gestione dei programmi da eseguire all'avvio. Alcuni programmi sono inseriti automaticamente in questa lista quando vengono installati.

1.4. Effettuare il login automatico in GNOME all'avvio del computer
È possibile effettuare il login automatico all'avvio del computer. Non è raccomandato per molti computer in quanto non è ritenuto sicuro e permette ad altre persone di visualizzare le proprie informazioni.
1. Sistema Amministrazione Finestra di login
2. Selezionare la scheda Sicurezza. Selezionare la casella Abilitare login automatico.
3. Selezionare l'utente con cui si desidera effettuare il login automatico.

1.5. Cambiare la modalità di esplorazione in Nautilus
Il file manager Nautilus di Ubuntu fornisce due modalità con cui è possibile esplorare il file system:
modalità spaziale e modalità di esplorazione.
• Nella modalità di esplorazione, la finestra del file manager rappresenta un navigatore, in grado di mostrare qualsiasi posizione del file system. Aprire una cartella aggiorna il contenuto della finestra corrente mostrando il contenuto della nuova cartella.
• Nella modalità spaziale, la finestra del file manager rappresenta una particolare cartella. Aprire una cartella apre una nuova finestra. Ogni volta che si apre una particolare cartella, questa è mostrata alla stessa posizione e con la stessa grandezza dell'ultima volta (questa la ragione del nome).
La modalità di esplorazione è la modalità predefinita in Ubuntu, ma è possibile cambiarla:
1. In Nautilus, selezionare Modifica Preferenze.
2. Fare clic sulla scheda Comportamento.
3. Deselezionare la casella Apri sempre in finestra di esplorazione.
4. Chiudere e riaprire Nautilus.

1.6. Visualizzare file e cartelle nascosti in Nautilus
1. In Nautilus, utilizzare la scorciatoia da tastiera Ctrl-H per abilitare la visualizzazione di file e cartelle nascosti. Oppure selezionare Visualizza Mostra file nascosti.
2. Per visualizzare in modo permanente i file e le cartelle nascosti, selezionare Modifica Preferenze.
3. Fare clic sulla scheda Viste.
4. Selezionare la casella Mostrare file nascosti e di backup

1.7. Aprire la barra della posizione in Nautilus
La barra della posizione è quella barra all'interno del file manager in cui è possibile inserire degli indirizzi. Per abilitare la barra della posizione selezionare Vai Posizione.... È possibile anche
utilizzare la scorciatoia da tastiera Ctrl-L.

1.8. Visualizzare server SSH, FTP e SFTP remoti con Nautilus
1. Assicurarsi che la barra della posizione in Nautilus sia abilitata
2. Nella barra degli indirizzi digitare:
Per SSH utilizzare:
ssh://nomeutente@ssh.server.it
Per FTP utilizzare:
ftp://nomeutente@ftp.server.it
Per SFTP utilizzare:
sftp://nomeutente@sftp.server.it
Sostituire nomeutente con il proprio nome utente e tutto ciò che compare dopo il simbolo @ con l'indirizzo del server. Vi verrà chiesta una password se necessario. Se non vi è alcun nome utente (server anonimo), tralasciare il nomeutente e il simbolo @.
In alternativa, per specificare la propria password manualmente, modificare una delle opzioni precedenti in questo modo:
ftp://nomeutente:password@ftp.server.it
3. Per accedere facilmente ai server remoti con Nautilus, aggiungere un segnalibro permanente al server selezionando Risorse Connessione al server... e inserire i dati del server remoto.

1.9. Cambiare il programma predefinito di «Apri con» per un tipo di file
1. In Nautilus fare clic col pulsante destro del mouse su un file e selezionare Proprietà dal menù che
appare. Il dialogo Proprietà di si apre.
2. Fare clic sulla scheda Apri con. Appare una lista di applicazioni.
3. Selezionare l'applicazione con cui si desidera aprire quel tipo di file. Se l'applicazione non compare nella lista, utilizzare il pulsante Aggiungi per aggiungere l'applicazione.

1.10. Aprire file dal file manager con privilegi di amministratore
Per abilitare il supporto all'apertura di file dal file manager con privilegi di amministratore, è necessario aggiungere un Nautilus script.
L'apertura di file con privilegi di amministrazione è un rischio per la sicurezza. Assicurarsi di essere a conoscenza del file che si vuole aprire.
1. Creare un nuovo file nella directory degli script:
gedit $HOME/.gnome2/nautilus-scripts/Apri\ come\ amministratore
2. Inserire le seguenti righe nel nuovo file:
for uri in $NAUTILUS_SCRIPT_SELECTED_URIS; do
gksudo "gnome-open $uri" &
done
3. Salvare il file modificato (un esempio [../sample/nautilus_open_as_administrator])
4. Rendere il file modificato eseguibile:
chmod +x $HOME/.gnome2/nautilus-scripts/Apri\ come\ amministratore
5. È ora possibile aprire i file con privilegi di amministratore facendo clic col tasto destro del mouse su un file e selezionando Script Apri come amministratore

1.11. Installare tipi di caratteri aggiuntivi
Questa sezione descrive come installare tipi di caratteri aggiuntivi dagli archivi di Ubuntu.
1. Per i tipi di caratteri internazionali installare i seguenti pacchetti dal repository Universe
(consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
xfonts-intl-arabic
xfonts-intl-asian
xfonts-intl-chinese
xfonts-intl-chinese-big
xfonts-intl-european
xfonts-intl-japanese
xfonts-intl-japanese-big
xfonts-intl-phonetic

2. Per i caratteri Microsoft TrueType installare il pacchetto msttcorefonts dal repository Multiverse
3. Per i caratteri Ghostscript installare il pacchetto gsfonts-x11
4. Dopo aver installato un nuovo tipo di carattere, è necessario ricostruire i file delle informazioni
sui tipi di caratteri eseguendo in un terminale il seguente comando:
sudo fc-cache -f -v
Se preferite scaricare i caratteri singolarmente, è possibile installarli facilmente. Basta aprire Nautilus
e nella barra della posizione inserire fonts:///. Ora trascinare semplicemente i caratteri all'interno della finestra.

1.12. Archivi RAR
1. Installare il pacchetto rar dal repository Multiverse (consultare Capitolo 2, Aggiungere,
rimuovere e aggiornare applicazioni
2. In un terminale inserire:
sudo ln -fs /usr/bin/rar /usr/bin/unrar
3. Per aprire un file rar, fare doppio clic su di esso.

1.13. Applet da scrivania avanzate
gDesklets è un sistema per tenere sulla scrivania mini programmi (desklet), come previsioni del tempo, ticker azionari, informazioni di sistema o controlli del riproduttore musicale, in una relazione simbiotica tra utilità e piacere visivo.
1. Installare i pacchetti gdesklets e gdesklets-data dal repository Universe
2. Selezionare Applicazioni Accessori gDesklets
3. Per maggiori informazioni consultare il sito web di gDesklets [http://www.gdesklets.org/]

1.14. Nascondere la voce «Documenti recenti» nel menù Risorse
Per nascondere Documenti recenti dal menRisorse aprire un terminale e digitare:
chmod 400 ~/.recently-used
Per abilitare nuovamente la voce digitare:
chmod 600 ~/.recently-used

1.15. Visualizzare le icone Computer, Home e Cestino
1. Aprire l'Editor della configurazione avviando il programma gconf-editor
2. Selezionare apps nautilus desktop.
3. Selezionare le opzioni computer_icon_visible, home_icon_visible e trash_icon_visible. I
cambiamenti sono applicati immediatamente.

1.16. Utilizzare Mozilla Thunderbird come client di posta preferito
1. Selezionare Sistema Preferenze Applicazioni preferite
2. Fare clic sull'elenco a discesa sottostante Client di posta e selezionare l'opzione Personalizzato.
3. Nella casella di testo Comando inserire mozilla-thunderbird %s

1.17. Riavviare GNOME senza riavviare il computer
1. Salvare i dati e chiudere tutte le applicazioni aperte.
2. Utilizzare i tasti scorciatoia Ctrl-Alt-Backspace per riavviare GNOME.
3. Se Ctrl-Alt-Backspace è disabilitata, digitare
sudo /etc/init.d/gdm restart
(Consultare Sezione 1.18, «Prevenire il riavvio di X con i tasti scorciatoia Ctrl-Alt-Backspace»
per disabilitare Ctrl-Alt-Backspace).

1.18. Prevenire il riavvio di X con i tasti scorciatoia Ctrl-Alt-Backspace
1. Creare una copia di backup del file /etc/X11/xorg.conf:
sudo cp /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.conf_backup
2. Aprire il file /etc/X11/xorg.conf per la modifica:
gksudo gedit /etc/X11/xorg.conf
3. Aggiungere le seguenti righe alla fine del file:
Section "ServerFlags"
Option "DontZap" "yes"
EndSection
4. Salvare il file modificato (un esempio [../sample/xorg.conf_disablectrlaltbackspacegnome]).
5. I cambiamenti saranno applicati al successivo login a GNOME. Se si desidera applicare immediatamente i cambiamenti, riavviare GNOME manualmente.

 

2. Partizioni e avvio

2.1. Editor grafico delle partizioni
Gparted è uno strumento grafico per modificare le partizioni del disco.
1. Installare il pacchetto gparted (consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
2. È possibile avviare l'applicazione da Sistema Amministrazione Editor di partizioni per
GNOME .

2.2. Abilitare una partizione in Ubuntu
Le partizioni di Windows e tutte le altre dovrebbero essere disponibili automaticamente in Ubuntu. In
caso contrario è possibile abilitarle con l'utilizzo dello strumento grafico per la gestione dei dischi.
1. Selezionare Sistema Amministrazione Dischi
2. Selezionare il disco fisso e fare clic sulla scheda Partizioni.
3. Selezionare la partizione e fare clic sul pulsante Abilita.
4. Per smontare la partizione fare clic sul pulsante Disabilita.

2.3. Rendere le partizioni automaticamente disponibili
Le partizioni di Windows e tutte le altre dovrebbero essere disponibili automaticamente in Ubuntu. Se
non lo sono la procedura seguente renderà le partizioni disponibili:
1. Leggere Sezione 3.7.1, «Controllare l'utilizzo del disco e visualizzare la tabella delle partizioni»
2. Per prima cosa creare una directory dove la partizione può essere resa disponibile ("montata"):
sudo mkdir /media/windows

3. Successivamente, creare una copia di backup del file di configurazione dei dischi e aprirlo in un
editor di testo con i privilegi di amministratore:
sudo cp /etc/fstab /etc/fstab_backup
gksudo gedit /etc/fstab

4. Accodare la riga seguente alla fine del file:
/dev/hda1 /media/windows ntfs umask=0222 0 0
Sostituire /dev/hda1 con il nome del dispositivo corretto per la vostra partizione.
Se la partizione Windows utilizza il file system FAT32, sostituire nell'esempio precedente ntfs con vfat.
Se il file system è di tipo FAT32, è sicuro permettere l'accesso in lettura e scrittura. Per
fare questo cambiare il valore di umask a 0000.
5. Salvare il file modificato (un esempio [../sample/fstab_automountntfs])
6. I cambiamenti avranno effetto dopo un riavvio del computer.
2.4. Eseguire un comando di sistema all'avvio
A volte può essere utile aggiungere un comando personalizzato al processo di avvio così che il
computer lo esegua ad ogni avvio. Per fare questo:
1. Modificare il crontab con privilegi di amministrazione (consultare Sezione 3.3, «Root e sudo»
sudo crontab -e
2. Inserire la seguente riga:
@reboot /home/user/comando
Sostituire /home/user/comando con l'indirizzo completo del comando.
3. Salvare il file e uscire.
2.5. Cambiare il sistema operativo predefinito al boot
Per cambiare il sistema operativo avviato in modo predifinito al boot, è necessario modificare il file di
configurazione per il boot.
1. Creare una copia di backup del file di configurazione del boot, quindi aprirlo con un editor di
testo:
sudo cp /boot/grub/menu.lst /boot/grub/menu.lst_backup
gksudo gedit /boot/grub/menu.lst
2. Cercare la seguente riga:
...
default 0
...
3. Sostituirla con la seguente riga:
default X_numero
4. Salvare il file modificato (un esempio [../sample/menu.list_changedefaultosgrub])
2.6. Disabilitare/Abilitare permanentemente servizi all'avvio
Sono necessari privilegi di amministratore (consultare Sezione 3.3, «Root e sudo»
1. Eseguire Impostazioni servizi: Sistema Amministrazione Servizi.
2. Inserire la propria password.
3. Selezionare/Deselezionare i servizi che (non) si desidera eseguire, poi fare clic su OK.
4. Per un maggiore controllo sui servizi, installare l'applicazione bum dal repository Universe
(consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni [21]) ed eseguirlo:
Sistema Amministrazione Boot-up Manager.

3. Hardware

3.1. Fotocamere digitali
La maggior parte delle fotocamere digitali a interfaccia USB sono riconosciute da Ubuntu. Collegare la fotocamera e accenderla. Ubuntu vi chiederà se si desidera importare le fotografie. Fare clic sul pulsante Importa, Ubuntu mostrerà un'anteprima delle fotografie. Selezionare una posizione in cui salvare le fotografie e fare clic su Importa. Ubuntu salverà le vostre fotografie nel vostro disco fisso.
Se la procedura automatica di importazione non si avvia, provare ad avviare gThumb e selezionare File Importa foto

3.2. Schede grafiche 3D
3.2.1. Introduzione all'accelerazione video 3D
La maggior parte delle schede video dovrebbero funzionare automaticamente in Ubuntu. Su certe tipologie di schede video l'accelerazione 3D (necessaria per alcuni giochi) non è supportata automaticamente. Questa sezione espone come rendere funzionante l'accelerazione 3D su alcune popolari schede grafiche.
Il primo passo consiste nel controllare se l'accelerazione 3D è funzionante.
1. Per fare questo, inserire in un terminale:
glxinfo | grep rendering
2. Se l'accelerazione 3D funziona, sarà visualizzato:
direct rendering: Yes
3. Se non funziona, seguire le istruzioni nelle sezioni successive per attivare l'accelerazione 3D.
3.2.2. Driver 3D per schede grafiche Nvidia
Nessuna scheda grafica Nvidia ha l'accelerazione 3D abilitata automaticamente in Ubuntu perché il produttore non ha rilasciato dei driver open source. È comunque possibile attivare l'accelerazione 3D.
La procedura dipende da quale tipo di scheda video si possiede.
1. Se si possiede una vecchia scheda TNT, TNT2, TNT Ultra, GeForce1 or GeForce2 installare i pacchetti nvidia-glx-legacy e nvidia-settings dal repository Restricted
2. Se si possiede una scheda più recente installare il pacchetto nvidia-glx dal repository Restricted
(consultare Capitolo 2, Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
3. Per abilitare il nuovo driver eseguire il seguente comando in un terminale:
sudo nvidia-glx-config enable
4. Potrebbe essere necessario configurare i nuovi driver eseguendo l'applicazione nvidia-settings
Se lo si desidera, inserire una voce di menù per questo programma
3.2.3. Driver 3D per schede grafiche ATI
Molte schede grafiche ATI funzionano ottimamente in Ubuntu. Per controllare che l'accelerazione 3D
sia funzionante con la scheda in uso, consultare Sezione 3.2.1, «Introduzione all'accelerazione video
3D»
Se non è funzionante, la seguente procedura dovrebbe attivarla.
1. Installare il pacchetto xorg-driver-fglrx dal repository Restricted
2. È necessario configurare il computer per usare il nuovo driver. Eseguire il seguente comando in
un terminale:
sudo dpkg-reconfigure xserver-xorg
3. Quando vieno mostrato un dialogo che richiede se effettuare il rilevamento automatico del video,
scegliere Sì.
4. Alla richiesta di selezionare un driver, scegliere fglrx.
5. Seguire le istruzioni rimanenti secondo necessità.
6. Riavviare il computer affinché i cambiamenti abbiano effetto.

3.3. Layout di tastiera
Questa sezione espone come aggiungere layout di tastiera al proprio sistema e utilizzarli.
3.3.1. Aggiungere un layout
Per aggiungere un layout di tastiera al proprio sistema:
1. Selezionare Sistema Preferenze Tastiera
2. Selezionare Disposizioni
3. Fare clic su Aggiungi... per aggiungere altri layout di tasitera. È consigliabile avere due layout,
mentre il massimo consentito è quattro.
4. Chiudere il dialogo.
3.3.2. Cambiare layout della tastiera
Per spostarsi tra i layout di tastiera è possibile impostare una combinazione di tasti:
1. Selezionare Sistema Preferenze Tastiera
2. Per configurare le disposizioni, scegliere Opzioni di disposizione
3. Espandere l'opzione Comportamento cambio/blocco del gruppo
4. Scegliere una combinazione di tasti per passare da un layout all'altro. Quella predefinita è la pressione contemporanea dei due tasti Alt. Una valida alternativa è l'utilizzo di Alt-Shift.
5. Chiudere il dialogo
6. È ora possibile utilizzare la combinazione di tasti per passare da un layout all'altro.
3.3.3. Indicatore tastiera
In alternativa aggiungere l'applet Indicatore tastiera al pannello:
1. Fare clic con il pulsante destro del mouse su un'area vuota del pannello in cui si desidera aggiungere l'applet
2. Fare clic su Aggiungi al pannello.
3. Selezionare Indicatore tastiera dalla sezione Utilità
4. È ora possibile, tramite un clic col pulsante destro del mouse su Indicatore tastiera gestire i layout di tastiera.

3.4. Schede wireless
Molte schede wireless sono riconosciute automaticamente da Ubuntu durante la fase di installazione.
Una lista con tutte le schede funzionanti con Ubuntu può essere trovata nel wiki di Ubuntu
[https://wiki.ubuntu.com/HardwareSupportComponentsWirelessNetworkCards]. Se la vostra scheda
funziona ma non è presente nella lista, aggiungetela pure!
Alcune schede non funzionano automaticamente in Ubuntu. Se così fosse consultare la Wireless
Troubleshooting Guide [https://wiki.ubuntu.com/WirelessTroubleshootingGuide] nel wiki internazionale di Ubuntu, un'ottima guida su come risolvere alcuni problemi con le schede wireless.
Tutte le informazioni riguardo il wireless sono raccolte in Configurare Wireless [http://wiki.ubuntu-it.org/ConfigurareWireless] nel wiki italiano di Ubuntu.

3.5. Modem
3.5.1. Winmodem
La maggior parte dei winmodem non sono suportati da Ubuntu. Molti driver possono essere trovati per abilitare tali modem. Per prima cosa è necessario identificare il chipset che utilizza il winmodem:
wget -c http://linmodems.technion.ac.il/packages/scanModem.gz
gunzip -c scanModem.gz > scanModem
chmod +x scanModem
sudo ./scanModem
gedit Modem/ModemData.txt
Leggere questo file, dovrebbe contenere il chipset in uso. Una volta a conoscenza del chipset, leggere
http://www.linmodems.org/ e seguire le istruzioni relative al proprio modem. Maggiori infomrazioni
possono essere trovate in Dial-up Modem Howto [http://wiki.ubuntu-it.org/DialupModemHowto] nel wiki italiano di Ubuntu.
3.5.2. Modem ADSL
Tutti i modem PPPOE e i router ADSL (quelli che utilizzano l'interfaccia ethernet per la connessione)
sono supportati da Ubuntu e anche alcuni modem ADSL con interfaccia USB. Per i modem router ADSL basta collegare il cavo, configurare il modem con le istruzioni del vostro ISP e impostare la connessione di rete in Ubuntu. Per informazioni sui modem PPPOE consultare ADSLPPPoE
[http://wiki.ubuntu-it.org/ADSLPPPoE] nel wiki di Ubuntu.


3.6. Stampanti
Alcune stampanti sono riconosciute automaticamente da Ubuntu, se così non fosse, selezionare
Sistema Amministrazione Stampanti e fare doppio-clil su Nuova stampante.
Alcune stampanti necessitano di ulteriore configurazione. Cercare nel database di LinuxPrinting.org [http://www.linuxprinting.org/] o controllare la pagina delle stampanti
[https://wiki.ubuntu.com/HardwareSupportComponentsPrinters] nel wiki di Ubuntu per informazioni
riguardanti la propria stampante.

3.7. Altri consigli
3.7.1. Controllare l'utilizzo del disco e visualizzare la tabella delle partizioni
1. Avviare Sistema Amministrazione Dischi
2. Selezionare il Disco rigido, quindi la scheda Partizioni
3. Le partizioni sono elencate nella Lista delle partizioni a lato sono mostrati dimensione e percorso
d'accesso.
3.7.2. Elencare i dispositivi
1. Per elencare i dispositivi montati, eseguire il seguente comando in un terminale:
mount
La lista visualizza i dispositivi (come le partizioni di un disco fisso), i percorsi d'accesso (per
accedere ai file), il tipo di filesystem e, tra parentesi, le opzioni di mount.
Questo esempio mostra la partizione del disco fisso hda2 montato come «/» con ext3 come
filesystem. La partizione è montata con due opzioni, una permette al dispositivo di essere letto e
scritto e l'altra rimonta il dispositivo in sola lettura nel caso di errori.
/dev/hda2 on / type ext3 (rw,errors=remount-ro)
2. Per elencare i dispositivi PCI:
lspci

3. Per elencare i dispositivi USB:
lsusb
3.7.3. Montare/Smontare CD/DVD-ROM manualmente e mostrare tutti i file e cartelle nascosti e associati
1. Assumendo che /media/cdrom0/ sia la posizione del CD/DVD-ROM
2. Per montare il CD/DVD-ROM:
sudo mount /media/cdrom0/ -o unhide
3. Per smontare il CD/DVD-ROM:
sudo umount /media/cdrom0/

4. Rete

4.1. Cambiare il nome del computer
1. Sistema Amministrazione Rete
2. Selezionare la scheda Generale. Inserire il nome del computer nella casella di testo Nome host.
3. Fare clic su OK, chiudere tutte le applicazioni aperte e riavviare.

4.2. Utilità di rete
4.2.1. Firewall Firestarter
Un firewall protegge un computer da accessi non autorizzati. Normalmente non è necessario installare
un firewall su un sistema Ubuntu, poiché gli accessi al sistema sono disabilitati in modo predefinito.
Comunque, se vengono eseguiti dei servizi che consentono l'accesso ad altri computer (ad esempio, il
server web Apache), è consigliato installare un firewall. Firestarter è un programma che consente di
controllare un firewall attraverso un'interfaccia grafica.
1. Installare il pacchetto Firestarter dal repository Universe
2. Dopo l'installazione, eseguire Applicazioni Strumenti di sistema Firestarter per configurare
il firewall. Il firewall viene fatto partire in background all'avvio del computer.
4.2.2. Monitor di rete grafico
Con Etherape viene mostrata l'attività di rete tra host differenti usando cerchi di grandezza diversa.
1. Installare il pacchetto etherape dal repository Universe
2. Selezionare: Applicazioni Internet Etherape
4.2.3. Analizzatore del traffico di rete
Ethereal è un analizzatore/sniffer del traffico di rete che cattura in tempo reale i pacchetti dalla rete e
ne visualizza il contenuto.
1. Installare il pacchetto ethereal dal repository Universe
2. Selezionare: Applicazioni Internet Ethereal

Capitolo 5. Ottenere maggiore aiuto
Ci sono molti posti in cui è possibile trovare aiuto per Ubuntu, questi includono:
• La pagina web della documentazione italiana di Ubuntu [http://help.ubuntu-it.org]: a questo indirizzo è possibile trovare questa guida e molte altre guide create dal Gruppo documentazione di Ubuntu e di Kubuntu.
• Il wiki di Ubuntu [http://wiki.ubuntu-it.org/Documentation]: qui si possono trovare molte guide create dalla comunità.
• Web Forum [http://forum.ubuntu-it.org]: qui è possibile porre delle domande e ricevere delle risposte dalla comunità del forum.
• Mailing List [http://lists.ubuntu.com]: qui è possibile porre delle domande via email e riceve risposte dalla comunità della mailing-list.
• IRC chat: irc.freenode.net stanza #ubuntu-it, chattare con la comunità irc. È necessario un client irc
per potersi collegare. Per avviare quello predefinito di Ubuntu, selezionare Applicazioni Internet Gaim Internet Messenger.
Per maggiori informazioni consultare il wiki di Ubuntu [http://wiki.ubuntu-it.org/ComeRicevereAiuto].

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Networking - LAN Cabled / Ubuntu - Guida versione desktop - 001
« on: August 09, 2008, 12:13:57 am »
Guida ad Ubuntu sul desktop

Benvenuto nella Guida ad Ubuntu sul desktop, un'esauriente guida per usare Ubuntu in un ambiente desktop.

Questa guida è divisa nei seguenti capitoli:

1. Per iniziare - Un'introduzione al mondo di Ubuntu e qualche concetto base utile per chi inizia ora ad utilizzare Ubuntu.

2. Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni - Come gestire le applicazioni in Ubuntu.

3. Attività comuni - Svolgere le attività comuni con Ubuntu come l'ascolto di musica e la visualizzazione di video, l'utilizzo di internet, programmi per l'ufficio, di grafica e altro.
4. Configurare il sistema - Cambiare le impostazioni del sistema Ubuntu a seconda delle necessità.
5. Ottenere maggiore aiuto - Dove trovare aiuto se questa guida non fornisce delle risposte.

Capitolo 1. Per iniziare
Questo capitolo è una introduzione al mondo di Ubuntu e ad alcuni concetti base utili per iniziare a lavorare con un sistema Ubuntu.

1. Informazioni su Ubuntu
Ubuntu è un sistema operativo open source basato sul kernel Linux. La comunità di Ubuntu è fondata sull'idea insita nella filosofia di Ubuntu: il software deve essere disponibile gratuitamente; gli strumenti del software devono essere disponibili agli utenti nella loro lingua madre a prescindere dalle loro abilità e gli utenti devono avere la libertà di personalizzare e modificare il software in qualunque modo lo desiderino. Per queste ragioni:
• Ubuntu non sarà mai a pagamento e non c'è nessun extra per alcuna "Enterprise Edition", il nostro miglior lavoro sarà sempre disponibile per tutti, agli stessi termini gratuiti.
• Ubuntu comprende le migliori traduzioni e strutture d'accesso che la comunità del software Libero possa offrire, al fine di rendere Ubuntu utilizzabile dal maggior numero di utenti possibile.
• Ubuntu è rilasciato regolarmente a scadenze previste; una nuova versione è rilasciata ogni sei mesi. È possibile scegliere di usare la verisone stabile o di sviluppo. Ogni edizione è supportata per almeno 18 mesi.
• Ubuntu è votata completamente ai principi del software Libero e Open Source; gli utenti sono incoraggiati all'uso, al miglioramento e alla diffusione del software Libero e Open Source.
La comunità di Ubuntu è composta da sviluppatori software, programmatori, tester, autori tecnici, tester di documentazione, traduttori e più importante di tutti, dalle persone che usano Ubuntu nella vita di tutti i giorni. Vi invitiamo a unirvi alla comunità per far diventare Ubuntu il sistema operativo che voi, la vostra famiglia, i vostri amici e colleghi amino usare. Aiutateci a tradurre Ubuntu nella vostra lingua, provatelo su hardware inusuale o nuovo, aiutate gli altri utenti con dei consigli, suggerimenti e FAQ, oppure aiutate il progredire di Ubuntu fornendo commenti riguardo il vostro software preferito.
Per maggiori informazioni visitare il sito web italiano di Ubuntu [http://www.ubuntu-it.org].

1.1. Informazioni sul nome
Ubuntu è un'ideologia morale del Sud Africa focalizzata sulla lealtà e sulle relazioni delle persone. La parola deriva dagli idiomi Zulu e Xhosa. Ubuntu è vista come un concetto della cultura tradizionale Africana, è considerata come il principio fondante della nuova repubblica del Sud Africa ed è collegata all'idea di un Rinascimento Africano.
Una traduzione approssimata del principio di Ubuntu è "umanità attraverso gli altri". Un'altra potrebbe essere: "la fede in un legame universale di partecipazione che lega tutta l'umanità".
"Una persona con ubuntu è aperta e disponbile agli altri, non si sente minacciata dal
fatto che gli altri siano capaci e migliori perché possiede una certezza che deriva dal
sapere di appartenere ad un gruppo più grande e che è diminuito quando gli altri sono
umiliati o sminuiti, quando gli altri sono torturati oppure oppressi."
Arcivescovo Desmond Tutu

Come piattaforma basata su GNU/Linux, il sistema operativo Ubuntu migra lo sprito di Ubutu nel mondo del software.

1.2. Software libero
Il progetto Ubuntu è basato sui principi di sviluppo del software open source; tutti sono incoraggiati a utilizzare il software open source, a migliorarlo e distribuirlo. Questo significa che Ubuntu è e sarà sempre gratuito.
Questo non significa solo che Ubuntu sarà sempre disponibile ad alcun costo. La filosofia del software libero garantisce che le persone possano usare il software in tutti i modi che possono essere"socialmente utili". "Software libero" non significa solamente software gratis, significa anche avere il diritto di usare il software come si vuole: il codice sorgente di un progetto Libero è disponibile a chiunque lo voglia scaricare, modificare, migliorare e usare in qualsiasi modo. Oltre ad essere gratis, questa libertà presenta molti vantaggi tecnici: quando viene sviluppato un programma, il duro lavoro di questi programmatori può essere utilizzato come punto di partenza per un nuovo progetto. Con il software non-Libero questo non può accadere e quando un nuovo programma viene sviluppato è necessario partire da zero. Per questo motivo sviluppare software Libero è veloce, efficiente ed
eccitante!
Maggiori informazioni riguardo la filosofia del software libero sono disponibili qui
[http://www.gnu.org/philosophy/].

1.3. La differenza
Ci sono molti sistemi operativi diversi basati su GNU/Linux: Debian, SuSE, Gentoo, RedHat e Mandriva sono degli esempi. Ubuntu è un altro contendente in quello che è già un campo altamente competivio. Quindi, cosa rende Ubuntu differente?
Basato su Debian, una delle più acclamate, tecnologicamente avanzate e meglio supportate distribuzioni, Ubuntu cerca di creare una distribuzione che fornisca un ambiente Linux aggiornato e coerente sia per l'ambiente desktop sia per l'ambiente server. Ubuntu comprende molti pacchetti selezionati direttamente dalla distribuzione Debian e mantiene il suo software per la gestione dei pacchetti che consente facili installazioni e rimozioni dei programmi. Diversamente da molte distribuzioni che comprendono una grande quantità di software che può o non può essere utile, Ubuntu comprende una lista ridotta di programmi ma di alta qualità e importanza.
Concentrandosi sulla qualità, Ubuntu fornisce un ambiente solido e ricco di funzionalità che può essere utilizzato sia in ambito domestico sia in ambienti commerciali. Il progetto si prende i tempi necessari per migliorare anche i più piccoli dettagli ed è in grado di rilasciare una nuova versione che incorpori i più aggiornati programmi ogni 6 mesi. Ubuntu è disponibile per le architetture i386 (processori 386/486/pentium(II/III/IV), Athlon/Duron/Sempron), AMD64 (processori Athlon64,
Opteron e i nuovi processori a 64-bit Intel) e PowerPC (iBook/Powerbook, G4 e G5).

1.4. Supporto a lungo termine
Ogni rilascio di Ubuntu è supportato per almeno 18 mesi attraverso aggionramenti di sicurezza e molto altro. Ubuntu 6.06 LTS è un rilasco particolare pronto per l'utilizzo in ambito commerciale supportato per 3 anni sul fronte desktop e per 5 anni sul fronte server. Il processo di sviluppo di Ubuntu 6.06 LTS si è protratto per più tempo rispetto il solito per poter concentrare gli sforzi in alcune aree:
• Controllo di qualità
• Localizzazione del prodotto
• Certificazione
Come risultato, sarà possibile fare affidamento su Ubuntu 6.06 LTS per un periodo più lungo del solito. Per questo motivo, questa versione di Ubuntu viene definita «LTS» o «Lungo Termine di
Supporto».

1.5. Il desktop
L'ambiente desktop predefinito per Ubuntu è GNOME [http://www.gnome.org/], un'iportante suite per il desktop e piattaforma per lo sviluppo sotto Unix e Linux.
Un altro desktop per UNIX e Linux è KDE [http://www.kde.org/]. Il progetto Kubuntu
[http://www.kubuntu.org] offre agli utenti di Ubuntu un'alternativa all'ambiente dekstop predefinito GNOME. Grazie allo sforzo del team di Kubuntu, gli utenti Ubuntu hanno la possibilità di installare e utilizzare facilmente l'ambiente desktop KDE. Per avere una versione funzionante di Kubuntu su una versione di Ubuntu basta installare il pacchetto kubuntu-desktop. Una volta installato è possibile scegliere se usare l'ambiente desktop GNOME o KDE.

1.6. Versione e numerazione dei rilasci
Lo schema di numerazione di Ubuntu è basato sulla data di rilascio della nuova versione. Il numero della versione deriva dall'anno e dal mese di rilascio, piuttosto che il numero della versione del software. Il primo rilascio (Warty Warthog) è stato nell'ottobre del 2004, quindi la versione era 4.10.

1.7. Sostegno finanziario e supporto
Ubuntu è mantenuto da una comunità in continua crescita. Il progetto è sponsorizzato da Canonical Ltd. [http://www.canonical.com], una società finanziaria fondata da Mark Shuttleworth. Canonical fornisce un lavoro agli sviluppatori principali di Ubuntu e offre un servizio di supporto e consulenze su Ubuntu.
Canonical Ltd. sponsorizza altre attività collegate al mondo Open Source. Per maggiori informazioni consultare il sito web di Canonical [http://www.canonical.com].


1.8. Cosa è Linux?
Il kernel Linux [http://www.kernel.org] è il cuore del sistema operativo Ubuntu. Il kernel è una parte importante di ogni sistema operativo che permette la comunicazione tra hardware e software.
Linux è stato creato nel 1991 da uno studente Finlandese di nome Linus Torvalds. In quel periodo funzionava solamente su architetture i386 ed era un clone indipendente del kernel UNIX, creato per usufruire della nuova architettura i386.
Al giorno d'oggi, grazie al contributo sostanziale di persone di tutto il mondo, Linux può essere eseguito su ogni architettura moderna.
Il kernel Linux ha raggiunto una notevole importanza ideologica oltre che tecnologica. C'è una comunità di persone che crede negli ideali del software libero e spendono il loro tempo nel rendere la tecnologia open source migliore ogni giorno.
Persone all'interno di questa comunità hanno dato vita a molte iniziative come Ubuntu, comitati per la promozione di standard per lo sviluppo di Internet, organizzazioni come la Mozilla Foundation, grazie alla quale è stato creato Firefox, e molti altri progetti software di cui molti hanno beneficiato in passato.
Lo spirito dell'open source, comunemente attribuito a Linux, sta influenzando gli sviluppatori software e gli utenti nel guidare le comunità verso un fine comune.

1.9. Cos'è GNU?
Il Progetto GNU, pronunciato "gh-nu", è stato avviato nel 1984 per sviluppare un sistema operativo simile a UNIX che comprendesse software libero: il sistema GNU. Esistono molte variazioni del sistema operativo GNU che utilizzano il kernel Linux; benché questi sistemi vengano spesso chiamati semplicemente con "Linux", dovrebbero essere chiamati GNU/Linux.
Il progetto GNU è strettamente legato alla filosofia del software libero, il cuore centrale di tutti i progetti che da esso derivano, proprio come Ubuntu.

2. Ottenere Ubuntu
Esistono molti metodi diversi per ottenere una copia di Ubuntu, tutti descritti nella pagina web di Ubuntu [http://www.ubuntu.com/download].
Il primo metodo è scaricare l'immagine ISO dal server più vicino e crearne un CD di installazione.
Sono disponibili due tipologie di CD:
• Desktop CD: questo permette l'utilizzo di Ubuntu senza dover cambiare la configurazione del vostro computer e, quando lo vorrete, sarà possibile installare Ubuntu. Questo tipo di CD è quello
che la maggior parte delle persone può utilizzare.
• Text-mode install CD: questo tipo di CD permette di installare Ubuntu in modalità esperti. Questo
tipo di CD è pensato per casi particolari come la creazione di installazioni preconfigurate per
sistemi OEM; può essere utilizzato anche come aggiornamento per le vecchie versioni.
Se non si possiede un masterizzatore di CD o se non si ha accesso a una line veloce, possiamo inviarvi
alcune copie del CD di installazione gratuitamente. È possibile richiedere i CD attraverso Shipit
[http://shipit.ubuntu.com], il sistema di distribuzione CD di Ubuntu.
I CD ordinati potrebbero impiegare alcune settimane per arrivare.
È possibile contattare un gruppo locale della comunità Ubuntu (LocoTeam) vicino a voi. Questi sono
gruppi auto-organizzati di utenti Ubuntu a livello locale. Molti di questi gruppi possiedono copie dei
CD di Ubuntu, e ve le possono regalare. Una lista di gruppi locali può essere trovata all'interno del
Wiki [https://wiki.ubuntu.com/LoCoTeamList].
Un altro metodo per ottenere una copia di Ubuntu è quello di entrare a far parte di un Linux Users
Group (LUG) e chiedere se qualcuno può farvene una copia. Di solito vi verrà chiesto il costo del CD
o delle spese di spedizione.
Se non siete a conoscenza di un LUG vicino a voi, potete trovarne una lista all'interno della pagina
web dell'Italian Linux Society [http://www.linux.it/LUG/].

3. Fondamenti di Linux
Linux prende ispirazione dal sistema operativo Unix, apparso per la prima volta nel 1969 ed ancora
in uso e sviluppo tutt'oggi. Molte delle convenzioni utilizzate da Unix sono presenti anche in Linux e
sono centrali per capire i fondamenti del sistema.
UNIX inizialmente era un sistema interamente basto sull'interazione dalla riga di comando, questo
è ancora possibile in Linux. Le interfacce grafiche, icone e menù sono costruite sulla base di una
interfaccia a riga di comando. Questo implica anche il fatto che il file system di Linux sia strutturato
per essere facilmente gestibile e accessibile dalla riga di comando.

3.1. Directory e file system
Il file system di Linux e Unix è organizzato in una struttura ad albero gerarchica. Il livello più alto del
file system è / o directory root. Nella filosofia di Unix e Linux, tutto è considerato un file (inclusi i dischi fissi, le partizioni e i dispositivi rimovibili). Questo significa che tutti gli altri file e directory (inclusi gli altri dischi e partizioni) esistono sotto la directory root .
Per esempio, /home/mario/ubuntu.odt mostra il path assoluto al file ubuntu.odt presente nella directory mario all'interno della directory home che a sua volta è contenuta nella directory root (/).
All'interno della directory root (/) è presente un insieme di directory comuni a tutte le distribuzioni Linux. Quello che segue è un elenco delle directory più comuni presenti nella directory root (/):
• /bin: applicazioni binarie importanti
• /boot: file di configurazione sul boot
• /dev: file dei device (dispositivi)
• /etc: file di configurazione, script di avvio, etc...
• /home: directory home degli utenti locali
• /lib: librerie di sistema
• /lost+found: fornisce un sistema lost+found per i file contenuti all'interno della directory root (/).
• /media: dispositivi rimovibili (media) montati (caricati) come CD, fotocamere digitali, ecc... .
• /mnt: filesystem montati
• /opt: posizione dove vanno installate le applicazioni opzionali (optional)
• /proc: directory speciale e dinamica dove vengono mantenute le informazioni riguardanti lo stato del sistema, inclusi i processi attualmente in esecuzione
• /root: home directory dell'utente root
• /sbin: binari di sistema importanti
• /sys: file di sistema
• /tmp: file temporanei
• /usr: file e applicazioni che sono per la maggior parte disponibili a tutti gli utenti (users)
• /var: file variabili come log e database.

3.2. Permessi
Tutti i file in un sistema Linux hanno permessi che abilitano o meno gli utenti alla visualizzazione,modifica o esecuzione. Il super utente "root" ha l'abilità di accedere a ogni file nel sistema. Ogni file possiede delle restrizioni di accesso, restrizioni sull'utente ed è associato con un proprietario/gruppo.
Ogni file è protetto dai seguenti tre insiemi di permessi, in ordine di importanza:
• utente
si applica all'utente proprietario del file
• gruppo
si applica al gruppo associato con il file
• altro
si applica a tutti gli altri utenti
All'interno di questi insiemi ci sono i permessi attuali. I permessi e come si applicano a file e directory
sono elencati di seguito:
• lettura
i file possono essere visualizzati/aperti
il contenuto delle directory può essere visualizzato
• scrittura
i file possono essere modificati o cancellati il contenuto delle directory può essere modificato
• esecuzione
i file eseguibili possono essere avviati come programmi
si può accedere alle directory
Per visualizzare e modificare i permessi a file e directory, selezionare Risorse Cartella Home e fare clic con il pulsante destro del mouse su di un file o una directory. Quindi selezionare Proprietà.
I permessi sono mostrati nella scheda Permessi ed è possibile modificare tutti i permessi finché si è i proprietari del file.
Per maggiori informazioni riguardo i permessi in Linux consultare il wiki di Ubuntu
[http://wiki.ubuntu-it.org/PermessiFile].

3.3. Root e sudo
L'utente root in GNU/Linux è quello che ha accesso amministrativo al sistema. Un utente normale non ha questo tipo di accesso per ragioni di sicurezza. Invece, un accesso amministrativo è dato a degli utenti individuali che possono usare l'applicazione "sudo" per eseguire compiti di amministrazione.
Il primo utente creato durante l'installazione ha accesso al comando sudo. È possibile restringere o abilitare l'accesso a sudo agli utenti con l'applicazione Utenti e gruppi.
Quando viene eseguita un'applicazione che richiede privilegi di root, sudo chiede all'utente di digitare la propria password. Questo assicura che applicazioni non affidabili non danneggino il vostro sistema e serve a ricordare che si stanno compiendo delle azioni di amministrazione che richiedono attenzione!
Per usare sudo da riga di comando inserire semplicemente "sudo" prima del comando da eseguire.
Sudo chiederà allora la vostra password.
Sudo ricorda la password per un certo lasso di tempo. Questa caratteristica permette agli utenti di eseguire più compiti amministrativi di seguito senza immettere la password ogni volta.
Prestare attenzione nel compiere attività di amministrazione del sistema, è possibile danneggiare l'intero sistema!
Altri consigli per l'utilizzo di sudo:
• Per utilizzare un terminale di "root", digitare alla riga di comando "sudo -i".
• Tutti gli strumenti amministrativi con interfaccia grafica utilizzano sudo, in questo modo vi verrà chiesta, se necessaria, la vostra password.
• Per maggiori informazioni riguardo il programma sudo e l'assenza dell'utente root in Ubuntu, consultare il wiki di Ubuntu [https://wiki.ubuntu-it.org/Sudo].

3.4. Terminali
Lavorare alla riga di comando non è un'impresa scoraggiante come si può pensare. Non c'è nessuna onoscenza di base da avere per poter utilizzare la riga di comando, è un programma come tutti gli altri. Molti compiti di Linux possono essere svolti dalla riga di comando, benché ci siano strumenti grafici per la maggior parte dei programmi, qualche volta non sono sufficienti. Qui è dove la riga di comando diventa utile.
Il terminale viene solitamente chiamato il prompt dei comandi o la shell. In passato gli utenti si nterfacciavano con il computer in questo modo, ma gli utenti Linux hanno capito che utilizzare la shell per certi compiti risulta più veloce dell'utilizzo di un metodo grafico; per questo mantiene ancora una certa importanza. Qui vi sarà spiegato come utilizzare il prompt dei comandi.
L'uso originale del terminale consisteva in un esploratore di file ed è usato ancora come esploratore di file, nel malaugurato caso di un disuso dell'interfaccia grafica. È possibile utilizzare il terminale per esplorare il file system e modificare i cambiamenti apportati.

3.4.1. Avviare il terminale
Per avviare un Terminale selezionare Applicazioni Accessori Terminale .

3.4.2. Comandi di base
Visualizzare le directory: ls
Il comando ls (LiSt) elenca i file in differenti colori a seconda del formato di questi.
Creare una directory: mkdir (nome directory)
Il comando mkdir (MaKeDIRectory) crea una directory.
Cambiare directory: cd (directory/posizione)
Il comando cd (ChangeDirectory) vi sposterà nella direcotry specificata dopo il comando.
Copiare file/directory: cp (nome del file o della directory) (directory o nome del file di destinazione)
Il comando cp (CoPy) copia qualsiasi file specificato. Il comando cp -r copia qualsiasi directory specificata.
Rimuovere file/directory: rm (nome del file o della directory)
Il comando rm (ReMove) cancella qualsiasi file specificato. Il comando rm -rf cancella qualsiasi directory specificata.
Rinominare file/directory: mv (nome del file o della directory)
Il comando mv (MoVe) rinomina/sposta qualsiasi file o directory specificata.
Trovare file/directory: locate (nome del file o della directory)
Il comando locate cerca all'interno del computer qualsiasi nome di file specificato. Utilizza una indicizzazione dei file all'interno del sistema per funzionare più velocemente: per aggiornare questa indicizzazione utilizzare il comando updatedb. Questo programma viene eseguito automaticamente giornalmente, se il computer viene lasciato acceso. Necessita dei privilegi di amministratore per essere eseguito.
È possibile utilizzare anche i metacaratteri come "*" (per tutti i file) o "?" (per la corrispondenza di un
carattere) per la ricerca di uno o più file.
Per una introduzione ai comandi di Linux, consultare il wiki di Ubuntu [http://wiki.ubuntu-it.org/ComandiBase].

3.4.3. Passare alla modalità console
Per accedere alla riga di comando in Ubuntu solitamente si avvia un terminale
1. Usare la scorciatoia da tastiera Ctrl-Alt-F1 per passare alla prima console.
2. Per passare alla modalità grafica, usare la scorciatoia da tastiera Ctrl-Alt-F7.
Sono disponibili sei console. Si può accedere a ciascuna di esse attraverso l'uso delle scorciatoie da tastiera a partire da Ctrl-Alt-F1 fino a Ctrl-Alt-F6.

3.4.4. Disabilitare l'avviso acustico nel terminale
1. Avviare un Terminale, selezionare Applicazioni Accessori Terminale.
2. Modifica Profilo attuale.... Selezionare la scheda Generale. Deselezionare la casella Avviso acustico.

3.5. Modifica del testo
Tutte le configurazioni e impostazioni sotto Linux sono salvate in file di testo. Benché sia possibile modificare le configurazioni con uno strumento grafico, qualche volta può essere necessario modificare un file "a mano". Gedit è l'editor di testo predefinito per Ubuntu. È possibile avviare Gedit selezionando Applicazioni Accessori Editor di testo.
All'interno di questa guida Gedit è eseguito dalla riga di comando utilizzando gksudo, che avvia Gedit con privilegi di amministratore per poter modificare i file di configurazione.
Se è necessario utilizzare un editor di testo dalla riga di comando, è possibile usare nano, un semplice e funzionale editor di testo. Ogni volta che lo si avvia dalla riga di comando, utilizzare questo comando, che assicura il non inserimento di interruzioni di riga:
nano -w
Per maggiori informazioni riguardo l'utilizzo di nano, consultare il wiki di Ubuntu
[http://wiki.ubuntu-it.org/Nano].
Ci sono molti altri editor di testo a interfaccia testuale per Ubuntu. Alcuni sono VIM e Emacs (i pregi e i difetti di uno o dell'altro sono la causa di un simpatico dibattito all'interno della comunità Linux).
Solitamente sono più difficili da utilizzare, ma più potenti.

3.6. Utenti e gruppi
Per aggiungere gruppi o utenti al sistema, è possibile utilizzare l'applicazione Utenti e gruppi situata in Sistema Amministrazione Utenti e gruppi .
Per aggiungere un nuovo utente, fare clic su Aggiungi utente..., inserire i dati necessari e poi fare clic su OK. Per modificare le proprietà di ciascun utente, fare clic sul pulsante Proprietà nella scheda Utenti.
Per aggiungere un nuovo gruppo, selezionare la scheda Gruppi e fare clic su Aggiungi gruppo....
Scegliere un nome per il nuovo gruppo e, se desiderato, modificare il valore predefinito per lo ID del gruppo. Se si prova ad associare a ID del gruppo un valore già in uso, il sistema vi avvertirà.
È possibile aggiungere degli utenti al gruppo appena creato selezionando un utente dal menù sulla sinistra e facendo clic sul pulsante Aggiungi. Rimuovere un gruppo è altrettanto semplice: selezionare un utente dal menù sulla destra e fare clic su Rimuovi. Una volta finito, fare clic sul pulsante OK e il nuovo gruppo con i suoi utenti verrà creato.
Per modificare le proprietà di un gruppo, dalla scheda Gruppi, selezionare un gruppo e fare clic sul pulsante Proprietà.
Per rimuovere un utente o un gruppo dal sistema, selezionare l'utente o il gruppo da cancellare e fare clic sul pulsante Elimina.

Capitolo 2. Aggiungere, rimuovere e aggiornare applicazioni
Questo capitolo è una guida all'installazione, rimozione e aggiornamento delle applicazioni all'interno
di Ubuntu.

1. Introduzione
Per poter aggiungere o rimuovere applicazioni in Ubuntu è necessario utilizzare un gestore di pacchetti. Un gestore di pacchetti è uno strumento che rende l'installazione e la rimozione di applicazioni compiti semplici utilizzando, per i programmi, dei pacchetti preconfigurati e ottimizzati per Ubuntu.
• Aggiungi/Rimuovi applicazioni: il metodo più facile per la gestione dei programmi.
• Synaptic: uno strumento con opzioni più avanzate per la gestione dei programmi.
• APT: potente strumento a riga di comando per la gestione dei programmi.
È possibile aumentare il numero di programmi installabili con il gestore di pacchetti. Non tutti i programmi esistenti per Ubuntu sono disponibili in modo predefinito. È necessario aggiungere dei repository extra per renderli disponibili. Il procedimento viene descritto all'interno di questa sezione.
Infine, questo capitolo, descrive come aggiornare il proprio sistema.
È possibile avere un solo programma di gestione dei pacchetti attivo alla volta. Per esempio, se si sta utilizzando Aggiungi/Rimuovi applicazioni e si prova ad avviare Gestore aggiornamenti, questo non si avvia. Chiudere l'applicazione in esecuzione prima di avviare un gestore di pacchetti diverso.

2. Aggiungere/Rimuovere applicazioni
Aggiungi/Rimuovi applicazioni è un metodo semplice per installare e rimuovere programmi in Ubuntu. Per avviare Aggiungi/Rimuovi applicazioni selezionare Applicazioni Aggiungi/Rimuovi applicazioni.
Per eseguire Aggiungi/Rimuovi applicazioni sono necessari privilegi di amministratore
Per installare nuovi programmi, selezionare la categoria sulla sinistra quindi selezionare la casella
dell'applicazione che si desidera installare. Quando si è finito fare clic su Applica e i programmi selezionati, e le eventuali dipendenze, saranno scaricati e installati automaticamente.
Se si conosce il nome del programma che si vuole installare, utilizzare lo strumento Cerca in alto nella
finestra.
Se non sono stati attivati gli archivi dei pacchetti online, vi verrà richiesto di inserire il CD-ROM di Ubuntu.
Alcune applicazioni non sono installabili utilizzando Aggiungi/Rimuovi applicazioni. Se non si trova il pacchetto cercato, fare clic su Avanzato per aprire il Gestore pacchetti Synaptic

3. Gestore dei pacchetti Synpatic
Synaptic è un'applicazione avanzata per la gestione dei pacchetti con cui è possibile installare e deinstallare qualsiasi pacchetto. Ha un'interfaccia grafica come Aggiungi/Rimuovi applicazioni, ma sono presentate molte più informazioni, in questo modo Synaptic fornisce un controllo completo per la gestione dei pacchetti nel sistema.
Per eseguire Synaptic sono necessari privilegi di amministratore
Per avviare Synaptic, selezionare Sistema Amministrazione Gestore pacchetti Synaptic.
La finestra di Synaptic è suddivisa in quattro sezioni. Le due più importanti sono: la lista delle categorie dei pacchtti sulla sinistra e i pacchetti sulla destra.
Per installare un pacchetto, selezionare la categoria, cercare il nome del pacchetto nella lista, fare clic col pulsante destro del mouse su di esso e selezionare «Marca per l'installazione». Una volta completata la selezione dei pacchetti fare clic sul pulsante Applica nella barra degli strumenti.
Synaptic provvederà a scaricare e installare i pacchetti dai repository e/o dal CD di installazione di Ubuntu.
In alternativa è possibile fare clic sul pulsante Cerca, inserire il nome di un pacchetto, o una breve
descrizione, e fare clic sul pulsante Cerca.
Synaptic mostrerà una breve lista di pacchetti da cui selezionare. Questo metodo è molto più facile rispetto il cercare all'interno della lista dei pacchetti "a mano".

4. Gestione pacchetti dalla riga di comando

4.1. APT
APT (Advanced Packaging Tool) è un potente sistema per la gestione dei pacchetti su cui i programmi Aggiungi/Rimuovi applicazioni e Synaptic sono basati. APT gestisce automaticamente le dipendenze dei pacchetti e compie altre operazioni per l'installazione dei pacchetti desiderati.
Per eseguire APT sono necessari privilegi di amministratore.
Alcuni dei comandi più utilizzati con APT:
• Installare dei pacchetti:
sudo apt-get install nomepacchetto
• Rimuovere dei pacchetti:
sudo apt-get remove nomepacchetto
• Aggiornare la lista dei pacchetti:
sudo apt-get update
• Aggiornare il sistema:
sudo apt-get upgrade
• Visualizzare altri comandi e opzioni:
apt-get help
Per maggiori informazioni riguardo APT, consultare l'APT HOWTO
[http://www.debian.org/doc/user-manuals#apt-howto].

5. Installare un pacchetto
Il metodo più diffuso per installare un programma è utilizzando uno dei gestori di pacchetti descritti in
questo capitolo. Tuttavia, benché gli archivi dei pacchetti di Ubuntu siano molto vasti, è possibile che
un programma che si desideri installare non sia disponibile negli archivi di Ubuntu. Quando questo si
verifica è possibile scaricare dal web il pacchetto e installarlo successivamente.
È importante assicurarsi che i file vengano scaricati da una fonte attendibile prima di
installarli.
Esitono diversi formati di pacchetti per Linux. Molti di questi sono associati al gestore dei pacchetti
della distribuzione Linux. Per esempio ci sono i pacchetti Debian (estensione .deb), i RedHat Package
Manager (estensione .rpm) e i Tarball (estensione .tar).
Questa sezione illustra come installare questi file singolarmente.
Non è garantito che questi file siano compatibili con il vostro sistema e non riceverete
aggiornamenti per questi pacchetti. Per questo, se si desidera installare un programma,
usare sempre un pacchetto per Ubuntu, se disponibile, presente all'interno di un gestore dei
pacchetti.

5.1. Installare/Rimuovere file .deb
Questi file sono i pacchetti Debian. I pacchetti associati con Ubuntu hanno come estensione .deb, data
la stretta relazione di Ubuntu con la distribuzione Debian. Per installare un file .deb sono necessari i
privilegi di amministratore.
1. Per installare un file .deb, fare doppio-clic su di esso e poi selezionare Installa pacchetto
2. In alternativa è possibile installare un file .deb da un terminale digitando:
sudo dpkg -i pacchetto_file.deb
3. Per rimuovere un pacchetto .deb deselezionarlo all'interno del gestore di pacchetti oppure da un
terminale digitare:
sudo dpkg -r nome_pacchetto

5.2. Convertire file .rpm in .deb
Un altro tipo di pacchetto è il Red Hat Package Manager la cui estensione è .rpm. Un .rpm può essere
convertito in un .deb per Ubuntu utilizzando il programma alien.
1. Installare il programma alien.
2. In un terminale eseguire, con privilegi di amministratore, il seguente comando:
sudo alien file_del_pacchetto.rpm

5.3. Installare un tarball
I file con estensione .tar.gz o .tar.bz2 sono pacchetti conosciuti come tarball, molto in uso in Linux e
Unix.
Se non esiste un pacchetto per Ubuntu in nessuno dei repository di Ubuntu, è possibile installare e
disinstallare un tarball dalla riga di comando seguendo le istruzioni fornite con ciascun pacchetto.
I tarball solitamente contengono il codice sorgente del programma e devono quindi essere compilati
per poterli utilizzare. Per fare questo è necessario del software aggiuntivo.

6.1. Cosa sono i repository?
Migliaia di programmi sono disponibili per essere installati con Ubuntu. Questi programmi sono
mantenuti in acluni archivi (repository) e sono liberamente installabili attraverso Internet. Questo
rende molto semplice installare un nuovo programma in Linux, ed è anche molto sicuro, in quanto
ogni programma viene creato a posta per Ubuntu e controllato prima che venga installato. Per
organizzare il software, i repository di Ubuntu sono suddivisi in quattro gruppi: Main, Restricted,
Universe e Multiverse.
Le ragioni utilizzate per determinare in che categoria ricade un programma si basano su due fattori:
• Il livello di supporto fornito per il programma dal gruppo di sviluppo.
• Il livello di osservanza della filosofia del software libero
[http://www.ubuntu-it.org/index.php?page=Filosofia] fornito dal programma.
È possibile trovare maggiori informazioni sui repository nel sito web
[http://www.ubuntu.com/ubuntu/components].
Il CD di installazione di Ubuntu contiene alcuni programmi presi dalle categorie Main e Restricted.
Una volta configurato il sistema per l'uso dei repository via Internet, è possibile installare molti
programmi in più. Utilizzando gli strumenti per la gestione dei pacchetti installati nel sistema è
possibile eseguire delle ricerche, installare e aggiornare qualsiasi programma direttamente da Internet,
senza l'ausilio del CD.

6.2. Aggiungere repository extra
Per abilitare repository addizionali:
1. Selezionare Sistema Amministrazione Proprietà software .
2. Selezionare Aggiungi
3. Per abilitare il repository Universe, selezionare Mantenuto dalla comunità (Universe).
Aggiungendo questo repository saranno disponibili per l'installazione la maggior parte
dei programmi del Software Libero. Questi programmi sono supportati da un gruppo di
volontari della comunità di Ubuntu, non dagli sviluppatori ufficiali di Ubuntu, quindi
potrebbero non essere disponibili aggiornamenti per la sicurezza.
4. Per abilitare il repository Multiverse, selezionare Software non libero (Multiverse).
Aggiungendo questo repository sarà disponibile per l'installazione tutto il software
classificato come non libero. Alcuni di questi programmi potrebbero essere non
installabili in alcuni paesi. Prima di installare un qualsiasi pacchetto da questo
repository assicurarsi che le leggi del proprio paese ne consentano l'utilizzo. Per questi
programmi potrebbero non essere disponibili aggiornamenti per la sicurezza.
5. Fare clic sul pulsnte Chiudi per salvare le modifiche e uscire.
6. Per applicare i cambiamenti, selezionare Ricarica.

7. Aggiornamenti
Gli sviluppatori Ubuntu possono rilasciare degli aggiornamenti per la sicurezza o per nuove
funzionalità per le applicazioni e i pacchetti di Ubuntu.
Quando questi aggiornamenti sono disponibili, Ubuntu vi avviserà attraverso una finestra pop-up e
una icona rossa nell'area delle notifiche. Per aggiornare il sistema fare clic sull'icona rossa, inserire la
password e fare clic su OK.
Il programma Gestore aggiornamenti mostrerà tutti gli aggiornamenti disponibili. Per scaricarli
e installarli fare clic sul pulsante Installa aggiornamenti. Ubuntu scaricherà e installerà gli
aggiornamenti da Internet.
Quando Gestore aggiornamenti finisce l'aggiornamento del sistema, chiudere la finestra
pop-up facendo clic sul pulsante Chiudi quindi chiudere Gestore aggiornamenti per completare
l'aggiornamento.
Dopo aver installato aggiornamenti importanti, può essere necessario riavviare il computer.
Ubuntu vi informerà attraverso una finestra pop-up e una icona nell'area delle notifiche.

http://softwarehouse.nireblog.com/post/2008/04/24/guida-ad-ubuntu-sul-desktop

297
Il software HiPath 8000 viene eseguito su server standardizzati, fault-tolerant e altamente affidabili, carrier-class. La configurazione dell’hardware include un server IBM System x3650 T oppure due server per un funzionamento completamente ridondante. Per le installazioni con 300 - 5000 utenti, la ridondanza è opzionale, per cui il secondo server non è necessario. Il sistema operativo è SUSE Linux Enterprise Server 9 (SLES 9); un database SolidTech viene eseguito su ciascun server.

Prima di andare a Novell e comprare un SLES basta visitare sito italiano di OpenSuse: http://suseitalia.org/ o forse inglese: http://opensuse-community.org/Welcome_to_openSUSE-Community.org

298
Networking - LAN Cabled / SLP - Autoconfigurazione dei servizi
« on: August 08, 2008, 10:59:19 pm »
Tradizionalmente, per poter usufruire dei servizi disponibili in rete, gli utenti devono conoscere almeno il nome dell'host di rete sul quale questi sono installati. Ciò non rispetta pienamente il paradigma plug & play in quanto esso prevede la possibilità di utilizzare tutto ciò che la rete offre senza conoscere nulla circa la sua configurazione.
Per questo motivo è stato pensato il protocollo di Service Location (SLP), il quale fornisce una struttura flessibile e scalabile affinché gli host abbiano accesso all'informazione circa l'esistenza, la locazione e la configurazione di servizi di rete.
SLP elimina la necessità per un utente di conoscere il nome di una stazione della rete che supporta il servizio desiderato, ma è sufficiente che sappia descriverne il tipo e un insieme di attributi e, in base a tale descrizione, SLP risolve l'indirizzo di rete del servizio per l'utente. Oltre a ciò offre anche un meccanismo di configurazione dinamica per le applicazioni in reti locali.

Questo protocollo è ancora in corso di standardizzazione sia per IPv4 sia per IPv6. Il funzionamento è identico per entrambi e si basa sullo scambio di messaggi da parte di tre processi : User Agent, Service Agent (SA) e Directory Agent (DA).
User Agent (UA) è un processo che lavora sulla macchina di un utente con lo scopo di effettuare la richiesta del servizio inviando un messaggio di Service Request, costruito in base alle esigenze dell'applicazione di utente. Tale richiesta può essere fatta direttamente al SA usando un messaggio multicast oppure in unicast a un DA.
Nel primo caso risponderà il Service Agent interessato, che è posto sulla macchina dotata di quel servizio, con un messaggio di Reply inviato all'indirizzo unicast dell'UA che ha fatto la richiesta.
Directory Agent è un processo che può essere posto su una qualsiasi macchina della rete e funziona come una memoria cache, in cui sono memorizzate le informazioni relative ai Service Agent e ai servizi da loro annunciati. L'User Agent può così usare messaggi unicast indirizzati a un particolare DA per ottenere le informazioni cercate.
La presenza di un Directory Agent è rilevata dagli altri due processi sia al loro avvio che tramite l'invio periodico di messaggi multicast del tipo Service Request cui il DA risponde con un Advertisement inviato sempre in multicast. E´ importante che i SA sappiano della presenza dei DA in quanto le informazioni che questi memorizzano sono fornite proprio dai SA e sono sempre questi processi che le mantengono aggiornate.
I servizi in genere sono raggruppati per tipo usando una particolare etichetta detta scope string. Essa può indicare una locazione, un gruppo amministrativo o altre caratteristiche ed è sempre assegnata ai SA e DA. In questi modo fornendo una scope string anche all'UA è possibile limitarne il campo di ricerca.
Le differenze tra il protocollo SLP in IPv4 da quello per IPv6 sono soprattutto a livello implementativo e nascono dalle differenze tra i due protocolli, quali per esempio il formato degli indirizzi.

299
A wireless site survey, sometimes called a RF site survey or wireless survey, is the process of planning and designing a wireless network, in particular an 802.11 Wi-Fi wireless network, to provide a wireless solution that will deliver the required wireless coverage, data rates, network capacity, roaming capability and Quality of Service (QoS). The survey usually involves a site visit to run tests to determine the presence of RF interference and identify optimum installation locations for access points. This requires analysis of building floor plans, visual inspection of the facility, and useage of site survey tools. In addition, interviews with IT management and the end users of the wireless network are important to determine the design parameters for the wireless network.[1]

When conducting a wireless site survey, it's very important to identify an effective range boundary, which defines the minimum signal levels needed to support the intended application. This involves determining the minimum SNR needed to support performance requirements.[2]

Independent studies have shown that most of the Wi-Fi wireless networks installed today are not optimally designed or installed, and many do not provide the service that they were intended to. Because of this, stringent wireless site surveys, planning and design exercises are becoming essential, especially to support the new breed of wireless services such as Mobile VoIP and real-time location services.

Wireless site survey can also mean the walk-testing, auditing, analysis or diagnosis of an existing wireless network, particularly one which is not providing the level of service required.

http://en.wikipedia.org/wiki/Wireless_site_survey


300
Siemens also added its first videoconferencing application, OpenScape Video, which provides integrated desktop, client and high-definition videoconferencing based on technology from LifeSize Communications.

http://www.lifesize.com/

http://www.lifesize.com/products/lifesize_room/

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